Le foto del ciclone in Mozambico e Zimbabwe
Ha causato più di 215 morti e distrutto un'intera città, ma i danni potrebbero essere ancora più gravi
Cinque giorni fa il ciclone Idai ha colpito il Mozambico e di lì ha proseguito verso lo Zimbabwe e il Malawi, distruggendo case e strade e causando la morte di almeno 215 persone. I danni sono stati talmente gravi che secondo il presidente del Mozambico Filipe Nyusi i morti potrebbero essere più di mille. In tutto, secondo la Croce Rossa internazionale sono state colpite almeno un milione e mezzo di persone.
La città portuale di Beira, nel centro del Mozambico, è stata una delle più colpite: il 90 per cento degli edifici è stato distrutto o danneggiato. La città, dove vivono circa 530 mila persone, è rimasta senza elettricità e in molti si sono rifugiati sui tetti e sugli alberi in attesa di essere soccorsi, mentre il livello dell’acqua ormai era salito fino alle finestre delle case.
Le linee di comunicazione sono state tagliate e la maggior parte delle strade sono state distrutte dalle inondazioni che hanno seguito il ciclone. Molti dei villaggi più interni sono rimasti isolati ed è difficile mandare i soccorsi. Domenica si è rotta una diga, distruggendo l’ultima strada accessibile che portava a Beira, ha scritto AFP.
Dal Mozambico nel weekend il ciclone si è spostato in Zimbabwe dove ha causato almeno un centinaio di morti e dove per ora, secondo il ministero dell’Informazione, si contano almeno 217 dispersi. Anche in Zimbabwe le strade e i ponti sono stati distrutti dalle inondazioni e secondo il ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture del paese, Joel Biggie Matiza, si tratta del «peggior danno infrastrutturale che abbiamo mai subito».
Tra le aree più colpite c’è la regione di Chimanimani, in Zimbabwe, dove case e ponti sono stati spazzati via dalle correnti d’acqua. L’area non è ancora raggiungibile e gli elicotteri militari non riescono a volare per via dei forti venti che ancora si registrano. Una frana ha distrutto il dormitorio di una scuola, uccidendo almeno due alunni e un dipendente. I militari sono riusciti domenica a mettere in salvo circa 200 alunni, gli insegnanti e il resto del personale che erano rimasti intrappolati dentro alla scuola, ma nella regione ci sono ancora tra i 150 e i 200 dispersi.
Il governo del presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, è stato molto criticato per non aver fatto evacuare la regione in tempo e ieri ha interrotto una visita di stato ad Abu Dhabi per tornare nel suo paese.