Il primo ministro francese Edouard Philippe ha vietato le manifestazioni dei gilet gialli in alcune zone di Parigi, Bordeaux e Tolosa
Il primo ministro francese Edouard Philippe ha annunciato che le manifestazioni dei cosiddetti “gilet gialli” saranno proibite prossimamente – non ha chiarito per quanto tempo – sia lungo l’Avenue des Champs-Élysées, a Parigi, che in alcuni quartieri di Bordeaux e Tolosa, aree particolarmente danneggiate dalle proteste di sabato. A Parigi ad esempio i manifestanti hanno preso d’assalto alcuni negozi sugli Champs-Élysées (che sono i più noti viali di Parigi, pieni di negozi e ristoranti) e hanno dato fuoco a barricate e auto: 240 persone sono state arrestate. La Camera di commercio di Parigi ha detto che 91 esercizi commerciali degli Champs-Élysées sono stati danneggiati, per l’80 per cento in modo considerevole.
L’annuncio sul divieto di nuove manifestazioni è arrivato dopo che Philippe ha avuto un colloquio con il presidente Emmanuel Macron. Il primo ministro ha anche stabilito che questa settimana il capo della polizia di Parigi Michel Delpuech sarà sostituito dal prefetto Didier Lallement. Philippe ha ammesso che le operazioni di polizia di sabato non sono andate nel migliore dei modi e ha detto che è successo perché le forze dell’ordine hanno ricevuto l’ordine di usare meno proiettili di gomma, le cosiddette “flash-ball”, per via delle controversie sulle ferite che avevano causato durante manifestazioni precedenti. Philippe ha anche annunciato che in futuro la polizia sarà autorizzata a compiere maggiori iniziative per disperdere i gruppi di manifestanti violenti, usando droni e sistemi di videosorveglianza per prevenire le violenze e raccogliere prove contro i manifestanti violenti.
Prima di sabato, era da tempo che non si vedevano proteste dei “gilet gialli” così affollate. A gennaio il governo francese aveva ordinato alla polizia di reprimere le proteste con forza, e allo stesso tempo Macron aveva fatto importanti concessioni ai manifestanti: tra le altre cose aveva promesso di tagliare le tasse ai pensionati e di aumentare il salario minimo.