Il cantante congolese Koffi Olomidé è stato condannato in contumacia da un tribunale francese per lo stupro di una 15enne
Il cantante congolese Koffi Olomidé, uno dei più popolari musicisti africani, è stato condannato in contumacia da un tribunale di Nanterre, in Francia, per lo stupro di una sua ex ballerina avvenuto quando lei aveva 15 anni. Olomidé, che ha 62 anni e non si è presentato al processo, è stato condannato a due anni di carcere con sospensione condizionale della pena e al pagamento di un risarcimento di 5mila euro. L’avvocato di Olomidé considera la sentenza come una vittoria dato che comporta il ritiro del mandato d’arresto internazionale nei confronti del suo cliente: la sospensione condizionale della pena prevede che possa essere arrestato solo nel caso in cui compia un altro reato.
Olomidé era stato inizialmente accusato di stupro nel 2012: quattro ballerine che avevano lavorato per lui avevano raccontato di essere state aggredite dal cantante più volte tra il 2002 e il 2006, nella Repubblica Democratica del Congo e in Francia. Dal 2009 Olomidé, il cui vero nome è Antoine Agbepa Mumba, non era più tornato in Francia. L’uomo è un cantante, produttore discografico e compositore di musica soukous, anche nota come “rumba africana”.