Le nuove proteste dei “gilet gialli” a Parigi
I manifestanti hanno preso d'assalto alcuni negozi sugli Champs-Elysées e hanno dato fuoco a barricate e auto: sono state arrestate 240 persone
Sugli Champs-Elysées a Parigi, in Francia, si sono tenute nuove manifestazioni dei cosiddetti “gilet gialli“, cioè quel movimento iniziato per protestare contro i rincari della benzina e finito per diventare una più ampia rivolta contro il governo e il presidente francese Emmanuel Macron. Durante le proteste, a cui hanno partecipato circa 10mila persone, ci sono stati diversi momenti di violenza: la polizia ha usato cannoni d’acqua e gas lacrimogeno per disperdere i manifestanti, che a loro volta hanno lanciato oggetti contro gli agenti che si trovavano vicino all’Arco di Trionfo.
I “gilet gialli” hanno preso d’assalto e saccheggiato diversi negozi molto noti sugli Champs-Elysées, come il ristorante Le Fouquet’s, e hanno dato fuoco ad alcune barricate e ad almeno un’auto. Il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner, ha dato l’ordine di rispondere «agli inaccettabili attacchi con la massima fermezza». Ci sono almeno 42 persone ferite lievemente, 17 agenti e un vigile del fuoco; la polizia ha arrestato 240 manifestanti.
Era da diverso tempo che non si vedevano proteste dei “gilet gialli” così numerose. A gennaio il governo francese aveva ordinato alla polizia di reprimere le proteste con forza, e allo stesso tempo Macron aveva fatto importanti concessioni ai manifestanti: tra le altre cose aveva promesso di tagliare le tasse ai pensionati e di aumentare il salario minimo. Negli ultimi due mesi, inoltre, il presidente francese aveva lanciato e aperto un “grande dibattito nazionale” che lo aveva portato a incontrarsi con sindaci e cittadini per trovare soluzioni alle proteste.