Gli Stati Uniti hanno deciso di non sospendere l’uso degli aerei Boeing 737 Max 8
La US Federal Aviation Authority (FAA), l’agenzia federale statunitense che si occupa del traffico aereo, ha deciso di non sospendere l’uso dei Boeing 737 Max 8 – cioè lo stesso modello dell’aereo precipitato in Etiopia domenica – a differenza di quanto fatto dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) e molti altri enti analoghi per altri paesi. L’incidente del volo di Ethiopian Airlines è stato il secondo in cinque mesi che ha riguardato un 737 Max 8, ma secondo la FAA non ci sono sufficienti ragioni per smettere di usare gli aerei di questo modello.
Con la sua decisione, la FAA è andata contro le richieste di alcuni senatori – tra cui i Repubblicani Ted Cruz e Mitt Romney, e la Democratica Elizabeth Warren, una delle candidate alle primarie per le presidenziali – di non usarli per precauzione fino a quando non ne sarà certificata la sicurezza. Oltre che dai paesi dell’Unione Europea, l’uso dei 737 Max 8 è stato sospeso, tra gli altri, da Cina, Australia, Hong Kong, Vietnam e Nuova Zelanda, e oggi anche dal Canada.
UPDATED #FAA Statement regarding @Boeing 737 MAX. pic.twitter.com/HxObBr7qRf
— The FAA ✈️ (@FAANews) March 12, 2019
Anche diverse compagnie aeree hanno deciso di interrompere temporaneamente i voli dei Boeing 737 Max: tra queste ci sono l’argentina Aerolineas Argentinas, la marocchina Royal Air Maroc, la messicana Aeromexico, la brasiliana Gol Airlines, la mongola MIAT Mongolian Airlines, l’indiana Jet Airways, la sudcoreana Eastar Jet, la norvegese Norwegian Air, l’islandese Icelandair e la turca Turkish Airlines. Tra le compagnie aeree americane che usano moltissimo i 737 Max 8 ci sono Southwest Airlines e American Airlines: la prima ora offre ai propri clienti che hanno un biglietto per un volo su un 737 Max 8 la possibilità di cambiare volo. Anche l’Association of Flight Attendants-CWA, un sindacato degli assistenti di volo americano, ha chiesto che l’uso dei 737 Max 8 sia sospeso, mentre l’Allied Pilots Association, un sindacato dei piloti, ha detto ai propri membri che possono rifiutarsi di pilotare questi aerei se non si sentono sicuri a farlo.
Intanto continuano le indagini sull’incidente di domenica. Un portavoce di Ethiopian Airlines ha annunciato che la scatola nera dell’aereo precipitato sarà mandata all’estero per essere analizzata ma che non è ancora stato scelto il paese dove avverrà.