Il governo ha sciolto l’Azienda sanitaria di Reggio Calabria per infiltrazioni della ‘ndrangheta
Il 7 marzo il governo ha deciso di sciogliere l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria per infiltrazioni della ‘ndrangheta su proposta del prefetto della città, Michele di Bari. L’Organo di direzione generale dell’azienda è stato sospeso e la gestione provvisoria dell’ente è stata affidata a una commissione straordinaria. Da mesi in Calabria si parlava dei problemi finanziari dell’Azienda sanitaria provinciale, che ha debiti per 200 milioni di euro.
Lo scioglimento dell’ASP di Reggio Calabria per infiltrazioni mafiose conferma il quadro che ho descritto giorni fa.
Il governo non fa un passo indietro e continua il suo impegno per cambiare radicalmente la sanità calabrese a dispetto di chi si avvantaggia di questa situazione. pic.twitter.com/NIaPDA2NNr— Giulia Grillo (@GiuliaGrilloM5S) March 13, 2019