La rincorsa del Torino
Senza farsi notare più di tanto, una gran difesa e i gol ritrovati di Andrea Belotti stanno portando la squadra verso il ritorno nelle coppe europee
Con l’ultima vittoria in campionato, il Torino di Walter Mazzarri ha raggiunto momentaneamente la Roma al quinto posto in classifica. La rimonta di domenica contro il Frosinone è stata la terza vittoria consecutiva e ha portato a sette le giornate di imbattibilità della squadra. Il Torino sta avendo uno dei migliori andamenti del campionato, inferiore soltanto a quelli di Juventus e Milan. Senza far parlare molto di sé e proponendo un calcio meno spettacolare rispetto alle squadre che ora precede in classifica, è di nuovo in piena corsa per la qualificazione all’Europa League e a soli sei punti dal quarto posto dell’Inter.
Prima di domenica il Torino non subiva gol da sei partite. Nell’ultima serie di risultati utili consecutivi era riuscito a non far segnare Inter, Napoli e Atalanta, tre dei migliori attacchi della Serie A: sulla solidità difensiva ha costruito di fatto la sua stagione. Il trio composto da Emiliano Moretti, Armando Izzo e Nicolas Nkoulou è uno dei migliori del campionato: oltre a rimanere a lungo imbattuto, riesce anche a essere decisivo in attacco quando serve, come evidenziano i cinque gol segnati fin qui. L’altro punto di forza della difesa è il portiere, l’esperto Salvatore Sirigu, che in venticinque giornate è rimasto dodici volte imbattuto subendo peraltro meno gol (21) delle presenze (25).
La stabilità della squadra è garantita più in generale da un sistema di gioco di carattere difensivo, con i due esterni del centrocampo a cinque, Cristian Ansaldi e Lorenzo De Silvestri, che fungono di fatto come terzini di spinta. Come spesso capita con le squadre allenate da Mazzarri – che predilige il gioco sulla fasce – Ansaldi e De Silvestri stanno disputando probabilmente le loro migliori stagioni in Serie A (Ansaldi verrà riscattato dall’Inter a fine stagione).
I tre centrocampisti aggiungono poi copertura e quantità dove serve, senza però tralasciare la qualità: il mediano francese Soualiho Meité unisce forza, resistenza e tecnica, ed è uno dei giocatori più interessanti del campionato nel suo ruolo. Il tipo di gioco del Torino ha tuttavia influito nelle prestazioni del suo attaccante più importante, Andrea Belotti. Fin qui Belotti ha segnato meno di quanto ci si aspettava a inizio anno, soprattutto dopo l’ultima stagione rovinata dai problemi fisici. Pur non segnando molto, Belotti è stato comunque fondamentale alla squadra per tutto il lavoro svolto nella metà campo avversaria, dal pressing ai movimenti per favorire le transizioni in attacco (è il giocatore che ha ricevuto più falli di tutto il campionato).
Nelle ultime tre giornate, con una buona forma e probabilmente una maggior fluidità nel gioco, Belotti è però tornato a segnare: con i tre gol fatti al Chievo e al Frosinone nelle ultime giornate è rientrato nelle prime dieci posizioni della classifica marcatori. Ora può quindi dare l’ultima spinta di cui il Torino ha bisogno per mantenere la posizione in classifica e contemporaneamente provare a riprendersi il posto in nazionale.