Le leggi contro i negozi che non accettano contanti

Negli Stati Uniti diverse città sono contrarie ai posti dove si può pagare solo con le carte, e ne sta nascendo un acceso dibattito sul futuro del commercio

(AP Photo/Manu Fernandez, File)
(AP Photo/Manu Fernandez, File)

La città di Philadelphia, negli Stati Uniti, ha approvato una legge che da questa estate vieterà ai negozi di accettare solamente pagamenti con carta di credito ed elettronici, rendendo quindi obbligatoria l’accettazione dei contanti come opzione. Non è la prima città statunitense ad adottare questa soluzione, ma è la più grande ad averlo fatto negli ultimi tempi e la decisione si inserisce nell’ampio dibattito sull’evoluzione degli esercizi commerciali, con molte aziende che stanno sperimentando sistemi per rendere più rapidi e semplici i pagamenti, a scapito delle tradizionali transazioni con banconote e monete.

La società più grande e importante che sta lavorando ai negozi senza cassa è Amazon con il suo servizio “Go”. In alcune città degli Stati Uniti, l’azienda ha aperto supermercati sperimentali dove è sufficiente avere un account Amazon, collegato alla propria carta di credito, per pagare la spesa.

I clienti devono semplicemente identificarsi tramite un’applicazione sul loro smartphone quando entrano nel supermercato, poi possono fare normalmente la spesa e uscire direttamente dal negozio quando hanno finito: il sistema tiene automaticamente traccia dei loro acquisiti e, all’uscita dal supermercato, addebita sulla carta di credito la spesa appena effettuata. Non essendoci casse, Amazon Go può essere utilizzato solamente con i sistemi di pagamento elettronici e non c’è la possibilità di pagare in contanti.


Amazon è probabilmente l’azienda che ha portato più avanti il confine su ciò che si può fare senza accettare fisicamente denaro, ma negli Stati Uniti ci sono diverse altre società e molti negozi che hanno iniziato ad accettare solamente i pagamenti con carte di credito e debito. La cosa non sta piacendo alle amministrazioni locali, soprattutto per il timore che alcuni negozi possano restare preclusi a chi non possiede una carta di credito o un conto corrente.

Seppure il più significativo, Philadelphia è solo l’ultimo caso di questa tendenza a introdurre leggi per i pagamenti con denaro contante. Nel New Jersey è stata di recente approvata una norma che vieta solamente pagamenti elettronici nei negozi, ma non è chiaro se il governatore dello stato metterà la sua firma per farla entrare in vigore. Nel Massachusetts c’è invece una legge che già impone ai negozianti di accettare i pagamenti in contanti. A New York stanno valutando se introdurre nuove regole per fare altrettanto.

Aziende e negozi che hanno abbandonato i contanti dicono di avere migliorato l’efficienza e i costi di gestione dei loro esercizi commerciali. I pagamenti con carta di credito sono più rapidi e fanno ridurre le code alla cassa, riducendo inoltre i rischi per i cassieri e la necessità di conservare contante nei negozi fino alla chiusura. Viene inoltre eliminata la necessità di andare periodicamente in banca per versare il contante ricevuto dai clienti, con i pericoli che comporta.

I detrattori dei negozi senza pagamenti in contanti la pensano diversamente. Dicono che ai clienti dovrebbe essere sempre concessa la possibilità di pagare con banconote e monete, considerato che molte persone non hanno un conto corrente, oppure non possiedono una carta di credito per evitare di dover pagare canoni annuali e commissioni sulle transazioni. Altri sostengono che i pagamenti in contanti tutelino la privacy dei clienti, perché i loro acquisti non sono tracciabili quanto quelli effettuati elettronicamente.

Nonostante i divieti in alcuni stati e città, le attività che accettano solamente carte di credito e altri tipi di pagamento elettronico stanno continuando ad aumentare. Il Wall Street Journal fa l’esempio del Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, dove a partire da domenica prossima non sarà più accettato contante. I gestori dello stadio dicono che in questo modo si ridurranno le code alle casse e che potranno esserci prezzi più bassi agli stand che vendono cibo. Chi non possiede una carta di credito, potrà andare allo stadio con il contante e farselo caricare su una tessera prepagata, che potrà poi essere utilizzata per gli acquisti.

La legge approvata a Philadelphia è stata proposta da William Greenlee, un consigliere comunale dei Democratici. Al WSJ ha spiegato che: “La maggior parte delle persone che non possiede una carta di credito ha un reddito basso, oppure appartiene a una minoranza o è un migrante. Mi è sembrato che si trattasse di una forma di discriminazione, anche se non intenzionale. [Ora i negozi] dovranno fare quello che gli esercizi commerciali hanno fatto dai tempi in cui Benjamin Franklin passeggiava per le strade di Philadelphia”. La legge è stata firmata dal sindaco democratico Jim Kenney, che ha fatto notare come circa un quarto della popolazione di Philadelphia viva sotto la soglia di povertà.

Le norme approvate a Philadelphia comprendono comunque eccezioni, che hanno escluso il rischio di rendere impossibili alcune attività o di complicarne troppo la gestione. Gli hotel potranno per esempio continuare a richiedere una carta di credito per il prelievo temporaneo di denaro con cui si cautelano quando danno una stanza, così come saranno esentati i negozi che offrono forme di affiliazione. Amazon dice però che la legge potrebbe ugualmente mettere a rischio il suo servizio Go, perché questo può essere utilizzato anche senza avere un abbonamento a Prime (il servizio per ricevere i pacchi senza spese di spedizione aggiuntive, a fronte del pagamento di una quota annua per l’iscrizione).

È prevedibile che nei prossimi mesi iniziative come quelle di Philadelphia siano seguite da diverse altre città negli Stati Uniti. Leggi di questo tipo sono osteggiate dalla Federazione nazionale dei negozianti degli Stati Uniti, che ritiene sia nel diritto di ogni azienda di decidere quale tipo di pagamento accettare.

In Italia i pagamenti nei negozi con carta di credito e bancomat iniziano a essere più diffusi, con una crescita tra il 2008 e il 2016 dell’85 per cento per numero di transazioni. L’introduzione dei sistemi contactless, quelli per pagare tramite carta con chip o smartphone (senza dovere inserire un PIN entro certi importi), sta contribuendo a fare aumentare il volume di pagamenti alternativi al contante, che rimane comunque ancora il modo più diffuso di pagare nei negozi. Le recenti leggi introdotte per rendere obbligatorio il terminale per i pagamenti (POS) negli esercizi commerciali hanno fatto qualcosa, anche se nella loro evoluzione legislativa e giudiziaria hanno perso buona parte del loro valore. Attualmente la legge prevede l’obbligo del POS, ma senza sanzioni per chi non lo rispetta.