Secondo l’OCSE nel 2019 l’Italia sarà in recessione
L’OCSE, l’organizzazione che raggruppa 35 dei paesi più sviluppati al mondo, ha rivisto al ribasso le stime di crescita dell’economia italiana, prevedendo che l’Italia sarà in recessione anche nel 2019. Secondo il nuovo Interim Economic Outlook, un rapporto sull’economia dei paesi membri dell’organizzazione pubblicato oggi, il PIL dell’Italia si contrarrà dello 0,2 per cento, mentre nel 2020 crescerà dello 0,5 per cento.
È una stima al ribasso rispetto a quella fatta dall’OCSE lo scorso novembre. In quell’occasione, l’organizzazione aveva previsto una crescita dello 0,9 per cento per entrambi gli anni. Le previsioni dell’OCSE arrivano un giorno dopo che l’ISTAT ha appurato che nel quarto trimestre del 2018 il PIL si è contratto dello 0,1 per cento – e non dello 0,2 per cento come stimato in precedenza – confermando quindi che l’Italia è tecnicamente in recessione, per aver avuto due trimestri consecutivi di contrazione del PIL. Anche per gli altri paesi dell’Eurozona si prevede una crescita minore rispetto a quanto preventivato, con un aumento complessivo del PIL dell’1 per cento nel 2019 e dell’1,2 per cento nel 2020.
Latest #OECD #GDP release: Large revisions: #Canada #Germany Growth well below 1%; #Italy, in recession; #UK below 1 as well; #Turkey, also in recession. Revisions to Germany & Italy are largely responsible for the significant revision to the #euro area. https://t.co/EM9Xx5HihA pic.twitter.com/8uK7SWnolq
— OECD Economics (@OECDeconomy) March 6, 2019