Solo a febbraio più di 76mila migranti sono entrati illegalmente negli Stati Uniti passando dal Messico
La polizia di frontiera degli Stati Uniti (CBP, la sua sigla in inglese) ha annunciato martedì che nel mese di febbraio più di 76mila migranti sono entrati illegalmente negli Stati Uniti passando per il Messico: era da 11 anni che non si registravano numeri così elevati. Kevin K. McAleenan, capo della CBP, ha detto ai giornalisti che «il sistema [di accoglienza] è già oltre le sue capacità ed è vicino a un punto di rottura». Secondo la giornalista del New York Times Caitlin Dickerson, i numeri diffusi dalla CBP mostrano come le politiche aggressive di Trump nei confronti dei migranti dal sud e centro America non stiano funzionando nella misura in cui si aspettava il governo, perché non hanno scoraggiato le persone dirette verso gli Stati Uniti a desistere dal loro intento.
Negli ultimi mesi, il presidente Trump aveva usato l’aumento del numero dei migranti al confine sudoccidentale degli Stati Uniti per giustificare il suo piano di costruire un muro lungo tutto il confine con il Messico. A febbraio aveva dichiarato lo stato di emergenza, una misura solitamente adottata in caso di crisi eccezionali, contro cui però aveva votato la Camera (a maggioranza Democratica) e contro cui voterà anche il Senato (a maggioranza Repubblicana).