La Corea del Nord sta ricostruendo un sito per lanciare i missili
Quello di Tongchang-ri, che aveva cominciato a smantellare la scorsa estate: non è una buona notizia per i colloqui con gli Stati Uniti
Nuove immagini satellitari mostrano come il regime nordcoreano abbia iniziato a ricostruire il sito di lancio missilistico a Tongchang-ri, vicino al confine nordoccidentale con la Cina, lo stesso che aveva iniziato a smantellare la scorsa estate come gesto di buona volontà dopo il primo storico incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e il dittatore nordcoreano Kim Jong-un. Le strutture su cui stanno lavorando i nordcoreani sono quelle usate per lanciare i satelliti in orbita e per fare test sui motori e su altre tecnologie legate al programma di sviluppo dei missili balistici intercontinentali, in grado di colpire direttamente il territorio statunitense.
Le immagini sono state scattate pochi giorni dopo il fallimento del secondo incontro tra Trump e Kim, tenuto la scorsa settimana in Vietnam e interrotto bruscamente a causa di incomprensioni enormi e aspettative molto diverse tra le parti: secondo alcuni analisti, potrebbero essere la prova che la Corea del Nord si sta preparando a riprendere i propri test missilistici, rimangiandosi una promessa che era stata descritta da Trump come un importante successo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Il regime nordcoreano non compie test nucleari e missilistici dal novembre 2017.
La Corea del Nord non aveva smantellato del tutto il sito a Tongchang-ri, probabilmente per continuare ad avere un margine da usare nei negoziati: aveva parzialmente distrutto la parte impiegata per svolgere test sui motori, una rampa di lancio e una struttura montata su rotaia usata dagli ingegneri per assemblare i veicoli di lancio e muoverli verso la rampa.
A settembre Kim aveva incontrato il presidente sudcoreano Moon Jae-in e aveva proposto di proseguire la demolizione del sito in presenza degli esperti statunitensi. Durante l’incontro con Trump in Vietnam, Kim aveva chiesto la rimozione di molte delle sanzioni ONU imposte alla Corea del Nord in cambio dello smantellamento del sito nucleare di Yongbyon, a nord di Pyongyang, e delle strutture a Tongchang-ri. Gli Stati Uniti avevano però rifiutato l’offerta e avevano chiesto a Kim un impegno maggiore verso la completa denuclearizzazione del paese (che come si sa da tempo, però, è un concetto che vuol dire due cose diverse a Washington e a Pyongyang).
Secondo l’intelligence sudcoreana, la Corea del Nord aveva però già iniziato la ricostruzione del sito di Tongchang-ri prima che ci fosse l’ultimo incontro tra Kim e Trump. Alcuni media sudcoreani hanno sostenuto che il governo nordcoreano volesse iniziare i lavori per rendere la promessa di un eventuale smantellamento del sito ancora più rilevante e centrale nei colloqui: in altre parole, per aumentare il proprio potere negoziale. «Non è un segnale positivo», ha detto al Wall Street Journal Joel Wit, ex funzionario del dipartimento di Stato americano e ora direttore del sito specializzato 38 North: «È un passo indietro dal punto in cui eravamo, se si considera la volontà della Corea del Nord di limitare i suoi programmi militari».