L’ex ministro israeliano Gonen Segev è stato condannato per spionaggio a favore dell’Iran
L’ex ministro dell’Energia israeliano Gonen Segev è stato condannato a 11 anni di carcere per spionaggio a favore dell’Iran, dopo aver confessato e patteggiato. Segev ha ammesso che nel 2012 ebbe contatti con alcuni funzionari dell’ambasciata iraniana e che è stato due volte in Iran per ricevere istruzioni su come passare messaggi cifrati all’Iran a proposito del settore energetico israeliano.
Segev ha 63 anni ed è stato ministro dal 1995 al 1996, nel governo laburista di Yitzhak Rabin: faceva parte del partito di destra Tzomet, ma ne era uscito per votare in favore degli accordi di Oslo, quelli che avrebbero dovuto aprire la via per una risoluzione definitiva dell’eterna questione fra Israele e Palestina. Era già stato in carcere, dal 2005 al 2007, per aver cercato di contrabbandare 30mile pillole di MDMA nei Paesi Bassi con un passaporto diplomatico. Dal 2007 si era trasferito in Nigeria, dove aveva potuto esercitare la professione di medico nonostante in Israele gli fosse stata revocata per la condanna ricevuta.