In Nigeria hanno rinviato le elezioni
A poche ore dall'apertura dei seggi per problemi organizzativi e logistici, ha detto il Comitato elettorale: riproveranno sabato prossimo
Il Comitato elettorale nazionale indipendente della Nigeria ha annunciato un rinvio del voto di una settimana, a poche ore dall’apertura dei seggi per le elezioni presidenziali e politiche che si sarebbero dovute tenere oggi. Secondo il capo del Comitato, Mahmood Yakubu, non c’erano le condizioni per “procedere con le elezioni come previsto”, a causa di problemi organizzativi e logistici. Le presidenziali e le elezioni per rinnovare l’Assemblea nazionale (Camera e Senato) si terranno quindi il prossimo sabato 23 febbraio, mentre le elezioni per i governatori e altre istituzioni federali si terranno il 9 marzo.
La decisione del Comitato è stata duramente criticata dai due principali partiti politici nigeriani: il Congresso di Tutti i Progressisti, attualmente forza di governo, e il Partito Democratico Popolare. I loro principali esponenti si sono accusati a vicenda di volere condizionare le elezioni e di volerne manipolare i risultati.
Yakubu e il resto del Comitato non hanno però fornito molti dettagli sulla decisione di rinviare le elezioni. In un comunicato si parla della necessità di mantenere libero il voto e più in generale la qualità del processo elettorale, ma non vengono fornite informazioni chiare su cosa abbia determinato la scelta del rinvio. Nelle ultime settimane erano comunque state segnalate carenze organizzative, con la mancanza di schede elettorali sufficienti in alcuni dei 36 stati che formano la federazione nigeriana. Erano anche stati segnalati episodi violenti e di vandalismo, con la distruzione di migliaia di dispositivi per la lettura delle tessere elettroniche utilizzate per il riconoscimento ai seggi.
Breaking News: The #NigeriaDecides2019 Elections now to hold on; 23rd February, 2019 for Presidential and National Assembly while the Governorship, State House of Assembly and the FCT Area Council Elections is to hold on 9th March, 2019. pic.twitter.com/6zhvBLQe2a
— INEC Nigeria (@inecnigeria) February 16, 2019
I principali candidati alle presidenziali sono il presidente uscente Muhammadu Buhari, del Congresso di Tutti i Progressisti, e Atiku Abubakar, del Partito Democratico Popolare. Nelle settimane prima del voto previsto per oggi, e poi rinviato, ci sono stati scontri violenti tra sostenitori delle fazioni opposte, con diversi morti da entrambe le parti. Notizie false e di propaganda sono ampiamente circolate online, tanto da spingere Facebook a bloccare le pubblicità dall’estero, per evitare interferenze nel processo elettorale. Questa soluzione non sembra abbia funzionato a sufficienza, con carenze tecniche e soluzioni semplici per superare il blocco imposto dal social network.
La Nigeria è lo stato più popoloso e con l’economia più grande dell’intera Africa, quindi le sue elezioni sono guardate con grande interesse. Buhari sostiene di avere lavorato in questi anni per mettere le basi per una nazione più stabile e ricca, ma i suoi oppositori lo accusano invece di avere fatto poco per la popolazione e lo sviluppo delle infrastrutture. La Nigeria ha seri problemi di corruzione e sicurezza, un’economia che stenta a svilupparsi e ricorrenti blackout elettrici dovuti a una rete molto carente.
Non è la prima volta che le elezioni in Nigeria vengono rinviate. Era già successo nel 2011 e nel 2015, con rinvii di alcuni giorni. Le elezioni del 2015 furono particolarmente complicate con la decisione di chiudere tutti i confini perché, secondo il governo dell’epoca, alcune persone sarebbero potute entrare nel paese allo scopo di votare senza averne diritto. Uno dei candidati morì inoltre poche ore dopo la chiusura dei seggi, quando il conteggio dei voti era ancora in corso.
Come hanno fatto notare diversi osservatori, questa mattina milioni di nigeriani si sveglieranno chiedendosi se il rinvio delle elezioni sia vero o l’ennesima falsa notizia diffusa durante la campagna elettorale. Il rinvio inciderà probabilmente sulla percezione degli elettori del sistema politico nigeriano, sul quale sono da tempo diventati molto scettici, anche a causa dei precedenti e delle stranezze nelle scorse elezioni.