Cosa succede tra l’Inter e Icardi
Da ieri non è più il capitano, e non ha seguito la squadra in Austria: c'entrano il contratto, lo spogliatoio e il ruolo della moglie-agente
La notizia della settimana nel calcio italiano è la revoca della fascia di capitano dell’Inter al centravanti argentino Mauro Icardi, comunicata dal club mercoledì mattina, alla vigilia del debutto della squadra in Europa League. Icardi è il giocatore più rappresentativo dell’Inter, nonché uno dei migliori giocatori della Serie A e fra i più forti centravanti d’Europa. Era stato nominato capitano nel 2015, quando aveva ventidue anni, due stagioni dopo il suo arrivo a Milano. Da allora Icardi ha spesso trascinato l’Inter con i suoi gol: 16 nella prima stagione da capitano, 26 l’anno successivo, 29 in quello dopo ancora e 15 già in questa metà di stagione. Ora però il suo futuro in squadra sembra incerto.
Negli anni in cui Icardi è stato capitano, l’Inter ha passato tanti momenti complicati, dovuti anche alle caratteristiche dei giocatori che hanno formato la squadra, spesso incostanti, troppo umorali e non così uniti al servizio del club, come in parte dimostrato di recente dalla richiesta di cessione avanzata dall’esterno croato Ivan Perisic (rimasto però a Milano). Prima d’ora Icardi non aveva avuto grossi problemi con la dirigenza: anzi, era diventato l’immagine dell’Inter sotto la proprietà cinese del gruppo Suning. Negli ultimi mesi, però, lui e sua moglie, Wanda Nara, che lo rappresenta come agente, avevano iniziato ad avanzare richieste per il rinnovo del contratto nonostante la scadenza di quello in vigore sia fissata nel giugno del 2021.
Il Club comunica che il nuovo capitano della squadra è Samir #Handanovic#FCIM
— Inter (@Inter) February 13, 2019
Oggi Icardi guadagna 5 milioni e mezzo di euro all’anno. Rispetto alla scorsa stagione il suo stipendio è aumentato di circa 1 milione. Attualmente cinque giocatori di Serie A ricevono uno stipendio maggiore di quello corrisposto dall’Inter a Icardi: sono, in ordine crescente, Leonardo Bonucci, Douglas Costa, Gianluigi Donnarumma, Paulo Dybala e Cristiano Ronaldo, che vanno dai sei milioni di euro netti a stagione ai trenta di Ronaldo. Le richieste di Icardi non sono note ma è scontato che ne stia chiedendo di più: si ipotizza tra i sette e i dieci all’anno.
La trattativa con l’Inter – sempre che di trattativa si possa già parlare – da tempo è condotta pressoché pubblicamente dal lato del giocatore: mentre Icardi non si è mai sbilanciato di persona, la moglie e agente ne ha parlato più volte sia tramite i social network che in televisione, dove il lunedì sera è fra gli ospiti del programma Mediaset Tiki Taka.
In televisione, per esempio, Nara disse due mesi fa che in estate l’Inter avrebbe voluto mandare Icardi alla Juventus in cambio di Gonzalo Higuain. Di recente aveva parlato anche di Ivan Perisic, dicendo che dietro la sua richiesta di trasferimento ci fossero dei problemi personali. Secondo indiscrezioni pubblicate dai giornali, in seguito a queste dichiarazioni Perisic avrebbe avuto un confronto con Icardi. Non è un mistero che le uscite della moglie abbiano infastidito anche l’Inter. A dicembre il direttore sportivo Piero Ausilio aveva commentato le dichiarazioni di Nara dicendo che il posto giusto per parlare di questioni contrattuali non fossero i social network ma la sede del club. Anche Javier Zanetti, vice presidente ed ex capitano dell’Inter, aveva mosso critiche simili.
La disputa sul rinnovo contrattuale avrebbe quindi creato di riflesso dei malumori all’interno dello spogliatoio dell’Inter i quali avrebbero avuto conseguenze anche nei risultati. L’Inter infatti ha iniziato il 2019 con tre sconfitte e un pareggio in sei partite. Questi risultati, oltre ad essere arrivati dopo prestazioni estremamente deludenti, sono costate l’eliminazione dalla Coppa Italia e la perdita del buon vantaggio accumulato in classifica sulla quarta posizione. In tutto questo, Icardi non segna su azione da sei partite disputate: un calo evidente ma tutto sommato comprensibile, che però in questo momento genera ulteriori dubbi sulla vicenda che lo riguarda.
#Spalletti: "Togliere la fascia a Icardi è stata una scelta difficile e dolorosissima, si conosce il suo valore. Ma la abbiamo presa condivisa con tutte le componenti della società, ed è stata fatta esclusivamente per il bene dell'Inter, a 360 gradi" #RapidInter #UEL
— Inter (@Inter) February 13, 2019
Al di là di tutto questo, la scelta dell’Inter di revocargli la fascia di capitano per consegnarla a Samir Handanovic – il giocatore da più tempo all’Inter – ha lasciato inevitabilmente qualche perplessità. Come riferito da Spalletti nella conferenza stampa di ieri a Vienna, la revoca gli è stata comunicata in mattinata, quindi a poche ore dalla partenza della squadra verso la capitale austriaca, dove stasera giocherà l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Rapid.
Dopo il colloquio Icardi ha deciso di non rispondere alla convocazione: stasera al suo posto giocherà il connazionale Lautaro Martinez. Ora la società potrebbe multarlo per non aver risposto alla convocazione ed escluderlo a sua volta dalla prossima partita di campionato, che l’Inter giocherà domenica in casa contro la Sampdoria. Uno degli sviluppi della vicenda potrebbe essere poi la richiesta di cessione a fine stagione da parte di Icardi, che ne farebbe inevitabilmente diminuire il prezzo, ora attorno ai 100 milioni di euro.