Le nuove regole del Movimento 5 Stelle per i candidati alle elezioni europee
Privilegiano chi ha un curriculum molto ricco, e per chi verrà eletto prevedono il divieto di parlare a titolo personale ai giornalisti
Il Movimento 5 Stelle ha aggiornato i criteri per la selezione dei propri candidati per le elezioni del Parlamento Europeo che in Italia si terranno il 26 maggio prossimo. Sarà possibile candidarsi attraverso la piattaforma di Rousseau a partire da oggi fino alle 12 di lunedì 25 febbraio.
Il processo di selezione è stato rinominato dal Movimento “Europarlamentarie 2019”. I nuovi criteri in sostanza prevedono che l’ordine dei potenziali candidati sulla piattaforma Rousseau venga stabilito in base a dei punti, che il Movimento chiama “meriti”, che tra le altre cose si ottengono in base ai titoli accademici e alla conoscenza della lingua inglese. Insomma, i candidati con più “meriti” – quindi col curriculum migliore – appariranno in cima agli elenchi disponibili per gli iscritti di Rousseau. Il vero processo di selezione dei futuri candidati alle europee si baserà poi su una votazione su Rousseau, a doppio turno.
I “meriti” sono in tutto nove e verranno attribuiti in base alla partecipazione nelle attività del movimento e ai meriti accademici: verrà valutato il curriculum lavorativo di ciascun potenziale candidato, il titolo di studio e verrà segnalato il livello di istruzione del candidato nonché la conoscenza della lingua inglese, di cui i candidati dovranno possedere almeno il livello B2. Sono previsti dei meriti aggiuntivi per i “supercompetenti”, che verranno attribuiti ai candidati che possiedono «un alto livello di specializzazione in un determinato campo professionale o di ricerca o se presenta nel suo curriculum esperienze lavorative di eccellenza». Un ulteriore “merito” verrà attribuito a chi è già stato eletto col M5S, cioè per esempio agli attuali quindici europarlamentari del Movimento.
Tramite questo processo il M5S selezionerà tutti i candidati tranne i capilista delle cinque circoscrizioni elettorali in cui è divisa l’Italia secondo la legge elettorale per le europee, che verranno scelti dal capo politico – cioè Luigi Di Maio – e ratificati su Rousseau.
I candidati dovranno anche sottoscrivere un nuovo Codice di condotta (PDF), in cui fra le altre cose è stato incluso il divieto di parlare a titolo personale ai giornalisti. Nel documento, si legge: «I portavoce eletti al Parlamento europeo non fanno dichiarazioni a titolo personale perché sono personaggi pubblici che rispondono ai principi ispiratori del Movimento 5 Stelle, pertanto comunicazioni pubbliche, dichiarazioni a mezzo stampa e tv, devono essere concordate con lo staff di comunicazione del Movimento 5 Stelle Europa».