Luigi Di Maio ha fatto autocritica

Dopo la sconfitta in Abruzzo e tre giorni di silenzio, ha scritto che «ci sono alcuni problemi di fondo» e che «dove non siamo pronti dobbiamo smetterla di presentarci»

Luigi Di Maio (ANSA/GIUSEPPE LAMI)
Luigi Di Maio (ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Luigi Di Maio ha pubblicato sul sito del Movimento 5 Stelle un post insolito in cui riconosce la sconfitta elettorale subita in Abruzzo la scorsa domenica dal partito, e in cui promette futuri cambiamenti di strategia e organizzazione. L’annuncio più rilevante contenuto nel post è l’intenzione di non partecipare più a tutte le elezioni locali, scegliendo invece soltanto quelle dove il Movimento è strutturato sul territorio.

«È necessario arrivare sempre alle amministrative con un percorso che preveda un lavoro sul territorio fatto di incontri con categorie, mondo del sociale, con gli amministratori. Non improvvisando come a volte accade. Questo vuol dire pure che dove non siamo pronti dobbiamo smetterla di presentarci»

Il Movimento ha spesso adottato questa strategia alle elezioni comunali, scegliendo di presentarsi soltanto in un numero selezionato di comuni e spesso rinunciando a presentarsi anche in città di medie dimensioni. L’annuncio di Di Maio sembra quindi riguardare in particolare le elezioni regionali, dove fino a oggi il Movimento ha sempre espresso un suo candidato.

Capita raramente che i leader del Movimento 5 Stelle ammettano le sconfitte e promettano azioni per rimediare ai problemi che le hanno causate, come ha fatto Di Maio oggi. Come ha ricordato, è da molto tempo che il partito ottiene buoni risultati alle politiche ma pessimi alle elezioni locali, senza che questo abbia mai causato particolari turbamenti ai dirigenti del partito. La sconfitta in Abruzzo però è sembrata particolarmente pesante per il Movimento. Tutti i principali leader si erano mobilitati, viaggiando per la regione, tenendo comizi e facendo incontri per settimane. Nonostante l’impegno, il Movimento ha comunque più che dimezzato i voti rispetto alle politiche del 2018, passando da quasi il 40 a meno del 20 per cento dei voti.

«È chiaro che ci sono alcuni problemi di fondo», ha scritto Di Maio, che sembra avere personalmente accusato la sconfitta. Si era infatti impegnato personalmente più di ogni altro leader nel sostenere la candidata del Movimento Sara Marcozzi, compagna del suo capo di gabinetto al ministero dello Sviluppo economico. Dopo la sconfitta di domenica, Di Maio non ha postato nulla sui social network né fatto apparizioni televisive per tre giorni, e ha saltato anche diversi appuntamenti di governo.

Oggi, quando si è finalmente espresso sulle elezioni, ha elencato tra i problemi del Movimento la sua scarsa presenza sul territorio, citando in particolare il fatto che spesso i candidati e i dirigenti non hanno incontrato rappresentanti di importanti categorie locali «come ad esempio quelle dell’imprenditoria e del volontariato». Di Maio ha annunciato quindi che studierà una serie di modifiche nella struttura del Movimento che saranno poi sottoposte al voto degli iscritti nel corso di un processo che durerà per i prossimi mesi.