Ora il governo italiano dice che Nicolás Maduro non ha la legittimità democratica per fare il presidente del Venezuela
Il ministro degli Esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi, ha riferito alla Camera dei Deputati la posizione del governo sulla crisi in Venezuela, tema su cui Lega e M5S si erano divisi nelle ultime settimane. Nel passaggio centrale del suo discorso, Moavero Milanesi ha messo in dubbio la legittimità democratica di Nicolás Maduro come presidente del Venezuela e ha chiesto nuove elezioni democratiche da tenersi il prima possibile.
Moavero Milanesi ha detto: «Il governo ritiene che le elezioni presidenziali dello scorso mese di maggio in Venezuela siano inficiate della loro correttezza, legalità ed equità e dunque non attribuiscano legittimità democratica a chi ne sarebbe risultato vincitore, Nicolás Maduro. Di conseguenza il governo chiede con fermezza nuove elezioni presidenziali, nei tempi più rapidi possibili. Devono essere elezioni libere, trasparenti e credibili. Devono svolgersi in condizioni di piena democrazia e giustizia, con tutte le garanzie della comunità internazionale». Moavero Milanesi ha aggiunto che il governo è impegnato a garantire la sicurezza dei cittadini e delle imprese italiane in Venezuela.
L’intervento di oggi alla Camera di Moavero Milanesi, nonostante sia stato più netto di alcune precedenti dichiarazioni del governo italiano sulla crisi in Venezuela, non ha chiarito quale sia la posizione dell’Italia riguardo a Juan Guaidó, leader dell’opposizione, che diversi altri paesi europei hanno riconosciuto come presidente legittimo del Venezuela.