Bulgaria e Regno Unito stanno indagando su un possibile legame tra il tentato omicidio di Sergei Skripal e l’avvelenamento di un trafficante di armi a Sofia
Le autorità della Bulgaria e del Regno Unito hanno annunciato lunedì di stare conducendo un’indagine congiunta su un possibile legame tra il tentato omicidio dell’ex spia russa Sergei Skripal, avvenuto a Salisbury (Inghilterra) il 4 marzo dello scorso anno, e l’avvelenamento di un trafficante di armi, avvenuto a Sofia nel 2015. Il procuratore generale bulgaro, Sotir Tsatsarov, ha detto che uno dei tre uomini sospettati di avere partecipato al tentato omicidio di Skripal, Sergei Fedotov, visitò la Bulgaria tre volte nel 2015: ci andò anche nel mese di aprile, quando il trafficante di armi bulgaro Emilian Gebrev fu avvelenato. Il caso che riguarda Gebrev è stato riaperto a ottobre, dopo che lo stesso trafficante di armi – che era sopravvissuto all’avvelenamento – aveva detto alle autorità di credere di essere stato avvelenato con il Novichok, la stessa sostanza usata per il tentato omicidio di Skripal e di sua figlia.
Per i fatti di Salisbury le autorità britanniche hanno accusato l’intelligence militare russa, nota con la sigla Gru, mentre le inchieste giornalistiche del sito britannico Bellingcat e del sito russo The Insider hanno identificato i due uomini – due agenti dell’intelligence russa – sospettati di avere partecipato direttamente al tentato omicidio di Skripal.