E oggi ha 80 anni Roberta Flack
Oppure 82, che non si è mai capito bene quando è nata: però la sua canzone più bella è del 1973, su questo non ci piove
Oggi compie 80 anni Roberta Flack (anche se la sua data di nascita è controversa: alcune fonti parlano del 1939, altre del 1937), grande cantautrice americana famosa soprattutto per alcune bellissime canzoni di grande successo, “The first time ever I saw your face” e “Killing me softly with his song”, con cui vinse il premio Grammy nel 1973 e nel 1974 (solo lei e gli U2 hanno vinto due anni consecutivi nella categoria “Record of the year”). Questa è la storia di “Killing me softly”, raccontata dal peraltro direttore del Post Luca Sofri.
Molti la canzone l’hanno sentita in About a boy. È il momento più esilarante del film, quando il ragazzino sfigato canta con passione assieme alla mamma Killing me softly with his song, stonati come una mandria di campane, di fronte a un costernato Hugh Grant. Il secondo momento migliore del film è quando alla fine i due – ragazzino e ragazzone – cercano di riabilitarla assieme, la canzone, facendone ulteriori sfracelli: I heard he sang a good song….
Altri, in giro, la canzone l’hanno sentita quando ne fecero una cover i Fugees, alcuni anni fa. Erano la band di Lauryn Hill, incisero il cd più venduto della storia dell’hip-hop e la loro versione di Killing me softly with his song, straordinaria, fece il giro delle radio del mondo.
Io la canzone l’avevo sentita quindici anni fa, vedendo per la prima volta un vecchio film con Paul Newman e una Melanie Griffith giovanissima. Il film si chiamava Acqua alla gola. Killing me softly with his song era sui titoli di coda, la cantava Roberta Flack.
Roberta Flack la canzone l’aveva sentita la prima volta su un aereo, nel 1971. Lei era già una grande cantante soul, con primi posti in classifica e titoli nel curriculum, soprattutto grazie alla bellissima The first time ever I saw your face. Scesa dall’aereo, Roberta Flack, chiese ai suoi produttori di informarsi sugli autori della canzone. Killing me softly with his song era stata scritta da Norman Gimbel e Charles Fox.
Norman Gimbel e Charles Fox la canzone l’avevano sentita per la prima volta dalla voce di Lori Lieberman. Lei era una cantautrice folk di modesta fama, e aveva scritto dei versi che i due autori avevano tradotto in canzone per lei. Fu pubblicata in un disco, che non notò quasi nessuno ma fu inserito nella programmazione di una linea aerea. Lori Lieberman la canzone non l’aveva ancora sentita mai, quando era andata al concerto di Don McLean. Negli anni Settanta Don McLean era un cascamorto rubacuori di quelli che andavano forte allora, quelli con la chitarra sempre lì a fare l’artista tormentato e malinconico. Ma era anche l’autore di due canzoni memorabili. Una è Vincent, quella che comincia così: Starry starry night…, e fu popolare da noi come sigla di un vecchio sceneggiato, Lungo il fiume e sull’acqua. L’altra canzone per gli americani è una leggenda, e si chiama American Pie.
Poi l’ha cantata Madonna, ed è diventata famosa anche per noi cialtroni che ci vuole Madonna. Lori Lieberman andò al concerto di Don McLean al Troubador Club di Los Angeles e ci restò secca. «Ero così toccata dalle sue canzoni, che mi pareva parlasse proprio di me, a me.» Si sentì come se McLean la stesse uccidendo dolcemente con le sue canzoni. Andò a casa e ci scrisse dei versi. Poi li mostrò a Norman Gimbel e Charles Fox, e ormai sapete come andò.
Roberta Flack la incise a febbraio del 1973, e ci vinse tre Grammy. Sono trent’anni che Killing me softly with his song è una delle più belle canzoni della storia. Sono trent’anni esatti che strappa cuori. I prayed that he would finish – dice – but he just kept right on.