L’ex presidente brasiliano Lula è stato condannato ad altri 12 anni di carcere per corruzione
L’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva è stato condannato a 12 anni e 11 mesi di carcere per corruzione; i suoi avvocati hanno detto che ricorrerà in appello. Nel gennaio 2018 Lula, che ha 73 anni, era già stato condannato in appello a 12 anni di carcere per corruzione per lo scandalo Petrobras ed era stato incarcerato.
Ora è accusato di aver accettato tangenti dalla compagnie di costruzione Odebrecht e O.A.S nella forma della ristrutturazione di una casa di campagna che visitava spesso; i lavori sarebbe costati alle compagnie più di 200 milioni di euro. Gli avvocati di Lula hanno obiettato che la casa non appartiene all’ex presidente ma a un suo amico, ma la giudice che l’ha condannato, Gabriela Hardt, ha risposto che la frequentava più spesso dell’amico e che «non c’è alcun dubbio» che Lula fosse consapevole delle tangenti. Sono stati condannate altre dieci persone tra cui due alti dirigenti delle aziende. La nuova condanna rende poco plausibile un ritorno in politica di Lula, cosa auspicata dai molti che lo sostengono ancora in Brasile.