Raffaele Cantone si dimetterà dall’ANAC, dice Repubblica
Avrebbe già fatto richiesta per tornare a fare il magistrato
Aggiornamento: Cantone ha smentito di volersi dimettersi dall’ANAC ma ha confermato di voler tornare a fare il magistrato, “dopo una lunga valutazione di carattere squisitamente personale”.
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Il magistrato Raffaele Cantone ha deciso di dimettersi dall’incarico di presidente dell’ANAC, l’autorità nazionale anticorruzione, scrive Repubblica. Nei giorni scorsi erano circolate diverse indiscrezioni sulle possibili dimissioni di Cantone, che ricopre la carica di presidente dell’ANAC dal 2014, per via delle tensioni con l’attuale governo. Più volte nelle ultime settimane, scrive Repubblica, Cantone si era sfogato contro alcuni provvedimenti come il ddl anticorruzione che ha alzato a 150 mila euro il tetto per gli appalti con procedura diretta – norma definita «pericolosa» da Cantone – e per le affermazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che aveva detto di voler riscrivere interamente il codice degli appalti. Intanto Cantone ha fatto richiesta al Consiglio superiore della magistratura di poter tornare a fare il magistrato e ha fatto domanda per tre procure: Perugia, Torre Annunziata e Frosinone. La nomina di Cantone fu proposta dal governo Renzi e votata all’unanimità dal Parlamento.