Facebook e Twitter hanno rimosso centinaia di account falsi legati a Iran, Russia e Venezuela
Facebook e Twitter hanno rimosso centinaia di account falsi gestiti in Iran, Venezuela e Russia e utilizzati soprattutto per diffondere notizie false. In particolare Facebook ha rimosso una rete di account impegnata in «un comportamento non autentico e coordinato su Facebook e su Instagram» proveniente dall’Iran e diretto soprattutto al Medio Oriente e all’Asia meridionale e in misura minore agli Stati Uniti. Si tratta di 262 pagine, 356 account e tre gruppi su Facebook oltre a 162 account Instagram. Non ha però commentato l’eventuale coinvolgimento del governo iraniano.
Twitter ha sospeso una rete di account gestita dall’Iran, dal Venezuela e dalla Russia. Ha specificato di non poter far risalire gli account russi alla Internet Research Agency (IRA), la cosiddetta fabbrica di troll russi controllata dal Cremlino. Gli account russi hanno scritto in totale almeno un milione di tweet, perlopiù sulla politica statunitense e in particolare sulle elezioni presidenziali del 2016, citate almeno 73mila volte. Questi account sembrano comunque meno significativi di quelli denunciati dal procuratore speciale statunitense Robert Mueller, a capo dell’indagine sulle presunte interferenze russe nella campagna elettorale americana del 2016. Gli account gestiti in Venezuela «sembravano impegnati in una campagna sostenuta» dall’attuale governo del presidente Nicolas Maduro, mentre quelli dall’Iran si spacciavano per cittadini statunitensi o siti di informazione.