Per arrivare preparati a “Creed II”
Esce oggi nei cinema, dopo il successo del primo film, e richiede di rinfrescarsi la memoria anche su "Rocky IV" (Ivan Drago vi dice niente?)
Creed II è nei cinema italiani da oggi. È il seguito di Creed – Nato per combattere, che a sua volta era uno spinoff della saga di Rocky. In Creed II ci sono ancora Michael B. Jordan, Tessa Thompson e Sylvester Stallone, ma il regista è cambiato: quello di Creed era Ryan Coogler (regista anche di Black Panther), mentre quello di Creed II è Steven Caple Jr., al suo primo film.
Per quelli che vanno molto di fretta: Creed II in America ha incassato molto e ai critici è in genere piaciuto, anche se meno del primo, che era piaciuto molto. Entertainment Weekly ha parlato di un racconto di «padri e figli, pentimenti e redenzioni, solitudini e famiglie». È fatto per ammiccare ai fan della vecchia serie ma per piacere anche a quelli che non sanno nulla del pugile Rocky Balboa.
Per chi invece ha un po’ più tempo, partiamo dall’inizio.
Rocky in due paragrafi
La saga di Rocky è iniziata nel 1976: Stallone pensò, scrisse e propose il film a molte case di produzione. Ebbe parecchi problemi a trovare i finanziatori e a convincerli che lui era l’attore giusto per interpretare Rocky. Si dice che tra gli attori che avrebbero potuto prendere il suo posto ci fossero Robert Redford, Burt Reynolds e James Caan. Alla fine nel 1976 Rocky si fece, con la regia di John G. Avildsen: costò circa un milione di dollari, ne incassò più di 200 e permise a Stallone di diventare il terzo attore della storia a essere nominato nello stesso anno e per lo stesso film agli Oscar per la miglior sceneggiatura e per la miglior prova da attore protagonista. I primi due erano stati Charlie Chaplin e Orson Welles.
Nel primo Rocky il personaggio interpretato da Stallone è un pugile ancora sconosciuto che riesce però a sfidare il campione del mondo Apollo Creed. Rocky perde l’incontro, ma guadagna la stima di Creed e l’affetto del pubblico.
Il secondo, il terzo e il quarto Rocky sono stati girati tra il 1979 e il 1985. Rocky torna a combattere con Creed, riuscendo a vincere e diventare campione del mondo. Diventa amico di Creed, ma dopo essersi lasciato tentare dai soldi e dal successo perde un incontro con un nuovo e forte pugile: Clubber Lang. Rocky riesce però – e siamo al terzo film – a vincere la rivincita contro Lang, tornando così campione del mondo di boxe. Il quarto Rocky è quello in cui Creed muore sul ring, ucciso dal pugile sovietico Ivan Drago. Rocky combatte quindi sul ring contro Drago e vince, contribuendo anche alla distensione dei rapporti tra Unione Sovietica e Stati Uniti (siamo nel 1985, pochi anni prima della caduta del Muro di Berlino). Il quinto Rocky (diretto di nuovo da Avildsen) è considerato il peggiore ed è quello in cui Balboa fa da mentore a un giovane pugile, Tommy Gunn. La carriera di Gunn va benissimo, le cose tra Rocky e Gunn no. Rocky Balboa è l’ultimo film in cui il personaggio di Stallone è protagonista: è del 2006 e racconta un nuovo ritorno sul ring di Rocky.
Rapido ripasso di Creed – Nato per combattere
È stato il settimo film con Rocky, il precedente dei quali – Rocky Balboa – era piaciuto molto poco. Ma Creed, uscito nel 2015, è stato un’altra cosa, perché era il primo film su Rocky la cui sceneggiatura non fosse stata scritta da Stallone ed era anche il primo film di Rocky in cui Rocky fosse solo un co-protagonista. Creed parla infatti di Adonis Creed, figlio del personaggio morto in Rocky IV.
Adonis Creed non ha mai conosciuto suo padre: è nato da una relazione extra-coniugale ed è cresciuto prima in affidamento e dopo in riformatorio. Dopo diversi anni viene adottato da Mary Anne, la vedova di Apollo Creed, e si trasferisce a Los Angeles, dove riesce ad avere un buon lavoro da impiegato in un’importante società. Un po’ per istinto e un po’ perché sa di chi è figlio, Creed vuole però fare il pugile: lascia tutto e va a Philadelphia, in cerca di Rocky Balboa. Vuole che lo alleni. Rocky dice prima no, poi accetta. Creed combatte e perde, ma con onore. Il film finisce sulla scalinata del Philadelphia Museum of Art (ovviamente).
Premesse drammatiche di Creed II
In breve, le cose vanno alla grande per Adonis Creed: ma a un certo punto, con l’aiuto di Rocky, deve prepararsi a combattere contro Viktor Drago, figlio di Ivan (ancora interpretato da Dolph Lundgren). C’è anche Brigitte Nielsen che fa ancora Ludmila Drago.