La modella cinese del video di Dolce & Gabbana ha detto che la sua carriera «è quasi del tutto rovinata»
Ha parlato per la prima volta della sua partecipazione alla disastrosa pubblicità uscita a fine novembre, scusandosi
La modella protagonista della pubblicità di Dolce & Gabbana accusata di razzismo e seguita dal boicottaggio dell’azienda in Cina ha detto la sua dopo due mesi di silenzio: si è scusata per aver recitato nei video, ha detto di sentirsi «davvero in colpa e di vergognarsi molto» e che la sua carriera «è quasi del tutto rovinata». Per chi non se lo ricordasse: si tratta di tre video in cui una ragazza cinese in vistoso abito da sera cerca di mangiare tre tipici piatti italiani – pizza, spaghetti e un cannolo siciliano – con un paio di bacchette, tra molte difficoltà; in uno dei video, a un certo punto, una voce maschile fuori campo ironizzava sul cannolo dicendo “è troppo grande per te?”.
I video erano stati accusati di razzismo e di dipingere la Cina in modo stereotipato; la situazione venne peggiorata da alcuni commenti razzisti dello stilista Stefano Gabbana (da «la Cina è un paese di merda» a «Cina Ignorante Mafia sporca puzzolente»). Era finita tra proteste sui social network, boicotaggi nei negozi, la cancellazione di un’enorme e costosissima sfilata di D&G a Shanghai e la rimozione di tutti i prodotti dell’azienda dai principali rivenditori online cinesi.
Già all’epoca in molti avevano cercato di identificare la modella dei video, che lunedì ha scritto un messaggio di scuse su Weibo, il più importante social network cinese: si chiama Zuo Ye, è cinese e si è da poco laureata alla South China Agricultural University di Guangzhou. Zuo ha scritto che: «Non mancherei mai di rispetto alla mia madrepatria. Amo il mio paese e sono orgogliosa di rappresentare la Cina in passerella. Ho imparato la lezione e d’ora in poi rappresenterò i cinesi sotto una luce migliore. Mi scuso di nuovo con i miei compatrioti».
Zuo ha spiegato di essere rimasta in silenzio per non provocare ulteriori problemi ma che ora voleva chiarire le cose. Aveva accettato di lavorare per un marchio internazionale per migliorare la sua carriera e che quelli di Dolce & Gabbana le erano stati presentati come dei «video divertenti» sulla cucina italiana. Zuo ha raccontato di essersi sentita spesso a disagio durante le tre ore di riprese, durante le quali il regista le diceva in inglese di mostrare sorpresa, smarrimento o apprezzamento del cibo anche se lei si sentiva fuori posto. Aveva anche espresso dei dubbi sull’uso delle bacchette ma le era stato risposto di seguire le istruzioni: «All’inizio non ero riuscita a usarle e avevo detto “mi prendete in giro? con le bacchette?”»; il regista le aveva risposto «”Sì! lo so che è difficile! provaci e basta”». «Mi sono sentita a disagio a usare le bacchette per del cibo che era più grande del normale – ha aggiunto – Sono una persona che ride di rado ma le riprese richiedevano di recitare in modo molto stravagante».
Zuo ha concluso il messaggio dicendo che, da semplice modella, non aveva potuto guardare i video finali e che comunque non avrebbe avuto voce in capitolo. Su Weibo il suo racconto è stato accolto da molti con durezza ma c’è stato anche chi l’ha difesa, ricordando che non aveva alcun controllo sulla pubblicità.