La Juventus ha vinto la Supercoppa italiana
A Gedda, in Arabia Saudita, ha battuto il Milan con un gol di Cristiano Ronaldo nel secondo tempo
La Juventus ha battuto 1-0 il Milan nella finale di Supercoppa italiana, giocata mercoledì sera a Gedda, in Arabia Saudita, e si è aggiudicata il trofeo a distanza di tre anni dall’ultima vittoria. Davanti ai 62.000 spettatori dello stadio King Abdullah, alla Juventus è bastato un gol di Cristiano Ronaldo nel secondo tempo per vincere una partita per lunghi tratti bloccata e poco spettacolare. Per la squadra di Massimiliano Allegri questa è l’ottava vittoria in Supercoppa: ora è il club che ne ha vinte di più.
Nel primo tempo ci sono stati diversi errori individuali da entrambi le parti e tanti interventi fallosi. Il Milan, senza il suo giocatore più pericoloso in attacco, Gonzalo Higuain, non è riuscito a proporre nulla di interessante sul piano del gioco. Dal canto suo la Juventus ha probabilmente pagato la lentezza del giro palla, cosa che ha reso prevedibili e poco efficaci le sue azioni. Si è poi vista annullare un gol di Blaise Matuidi per fuorigioco.
Il secondo tempo è iniziato invece con una traversa presa in pieno da Patrick Cutrone dopo essersi girato in area di rigore ed aver calciato con violenza. Pochi minuti dopo il Milan, di nuovo in attacco, ha sprecato un contropiede con cui avrebbe potuto almeno arrivare al tiro. La Juventus si è presentata in campo con un assetto più offensivo, lasciando spazi al Milan nei primi minuti, ma trovando comunque il gol del vantaggio dopo un’ora di gioco con un colpo di testa di Cristiano Ronaldo, sfuggito alla marcatura della difesa su un traversone dalla trequarti di Miralem Pjanic. Poco dopo Paulo Dybala ha segnato il gol del raddoppio, che però è stato annullato per fuorigioco. A venti minuti dalla fine Gattuso ha sostituito Castillejo con Higuain, un cambiò che però non ha modificato il corso della partita. A un quarto d’ora dalla fine l’espulsione di Franck Kessie per un brutto fallo su Emre Can ha di fatto chiuso l’incontro.