L’attacco all’hotel a Nairobi, in Kenya
Le forze di sicurezza hanno ripreso il controllo completo del complesso dopo ore di assedio: l'attentato è stato rivendicato da al Shabaab, ci sono morti e feriti
Martedì pomeriggio alcuni uomini armati hanno attaccato il complesso in cui si trova l’hotel DusitD2 di Nairobi, in Kenya: alcune persone sono state uccise (un giornalista di AFP ha contato cinque corpi, ma circolano cifre più alte), diverse altre sono state ferite. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo estremista e terrorista somalo al Shabaab, che già negli ultimi anni aveva compiuto diversi attentati in Kenya.
L’attacco è iniziato verso le 15 ora locale (le 13 ora italiana), quando gli assalitori hanno lanciato delle granate contro le macchine nel parcheggio di fronte al complesso. La polizia kenyana ha detto che uno dei miliziani si è fatto esplodere. Una donna che ha parlato con Reuters ha raccontato di avere sentito degli spari e di avere iniziato a vedere diverse persone che correvano verso l’uscita con le mani alzate. I sopravvissuti hanno riferito di avere visto uomini armati sparare indiscriminatamente sulla folla, usando granate e armi automatiche per uccidere il maggior numero di persone possibile. Dopo diverse ore, il governo ha fatto sapere che l’intero complesso era tornato sotto il controllo delle forze di sicurezza.
L’hotel si trova nel quartiere delle Westlands, in un grande complesso che comprende case, uffici, negozi e banche. La polizia era intervenuta inizialmente pensando che si trattasse di una rapina, ma in seguito aveva inviato sul posto un’unità antiterrorismo e aveva isolato la zona.
Nel settembre del 2013 un attacco condotto da al Shabaab nel centro commerciale Westgate di Nairobi aveva provocato la morte di 67 persone, e due anni più tardi lo stesso gruppo terroristico aveva ucciso 147 persone presso il Garissa University College, un campus universitario di Garissa, nel nordest del Kenya.