In Spagna un bambino di 2 anni è caduto in un pozzo profondo 100 metri e largo 25 centimetri
Domenica pomeriggio un bambino spagnolo di due anni di nome Julen Roselló è caduto in un pozzo profondo tra i 100 e i 110 metri e largo 25 centimetri mentre si trovava in giro con la sua famiglia a Totalán, in provincia di Malaga. Più di 100 soccorritori, tra vigili del fuoco, poliziotti e membri della Guardia civile sono al lavoro per salvarlo. Hanno introdotto un sondino nel pozzo, che è troppo stretto perché un adulto possa attraversarlo, e a circa 78 metri di profondità hanno trovato un tappo di sabbia bagnata dove c’erano un bicchiere e un sacchetto di dolcetti che il bambino aveva in mano quand’è caduto. Le pareti del pozzo, che era stato scavato per raccogliere acqua, non sono state puntellate e per questo i soccorritori devono operare con molta cautela per evitare frane.
Al momento le soluzioni possibili sono tre: scavare un pozzo parallelo largo 1,5 metri, dove si possa quindi infilare anche un adulto; scavare un pozzo inclinato, che dalla superficie del terreno incontri il pozzo nel punto in cui si suppone si trovi il bambino; rimuovere la sabbia con un macchinario più potente di quello usato finora. Il problema infatti non è solo ritrovare il bambino, ma anche essere in grado di raggiungerlo, evitando che gli frani addosso altra terra.