Ancora cori razzisti negli stadi italiani
Sono stati segnalati durante Lazio-Novara e forse anche in Bologna-Juventus di Coppa Italia: a Roma la polizia sta indagando
Nel corso della partita di Coppa Italia tra Lazio e Novara, giocata sabato pomeriggio allo Stadio Olimpico di Roma, una parte dei dodicimila spettatori presenti sugli spalti dell’Olimpico ha riconosciuto ripetuti cori razzisti e antisemiti provenienti dalla curva del tifo organizzato laziale, e rivolti ai tifosi romanisti e ai carabinieri. Sui cori sono state aperte delle indagini e la DIGOS sta recuperando i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza dell’Olimpico. Al termine della partita Arturo Diaconale, giornalista e membro del Consiglio d’amministrazione della Rai, attuale responsabile della comunicazione della Lazio, ha detto in conferenza stampa di non averli sentiti, ma che la società, nel caso venissero confermati, li condannerebbe senza esitare. Ha poi aggiunto che a suo parere ci sia una forma di psicosi che rende fatti del genere più grandi di quanto siano effettivamente.
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I cori durante Lazio-Novara seguono gli incidenti avvenuti martedì notte tra gli ultras laziali e la polizia in Piazza della Libertà a Roma, dove la curva stava festeggiando il 119mo anniversario dalla fondazione della squadra. Nelle stesse ore per la città erano stati trovati volantini e adesivi antisemiti rivolti a tifosi laziali e napoletani firmati da un gruppo di tifosi romanisti.
Alcune ore dopo Lazio-Novara, durante l’ultima partita di Coppa Italia in programma sabato fra Bologna e Juventus, secondo Tuttosport ci sarebbero stati dei cori razzisti da parte dei tifosi bolognesi nei confronti dei giocatori neri della Juventus, in particolare rivolti all’attaccante italiano Moise Kean, che poi ha segnato il secondo gol della partita. Ma diverse testimonianze smentiscono quanto sostenuto in prima pagina da Tuttosport. Fra questi c’è la Gazzetta dello Sport, che nel ricostruire la vicenda scrive che non si è trattato di cori razzisti ma soltanto di «buuu» rivolti alle azioni in attacco di ogni giocatore juventino. A favore della versione fornita dalla Gazzetta dello Sport ci sarebbe inoltre la connotazione del tifo organizzato bolognese, in passato mai protagonista di episodi di razzismo, ma soltanto di cori denigratori nei confronti della tifoseria napoletana.
Il tema del razzismo negli stadi italiani è tornato in discussione dopo i cori dei tifosi interisti nella partita di campionato contro il Napoli del 26 dicembre, che hanno portato alla chiusura per due turni dello stadio Giuseppe Meazza. Il problema del razzismo e dei cosiddetti “insulti di matrice territoriale” è comune a molti stadi italiani: da inizio stagione il giudice sportivo ha comminato multe tra i 10 e i 15.000 euro ad almeno un club in otto diverse giornate di campionato, sulle diciannove complessive disputate nel girone di andata.