Linda Lovelace avrebbe settant’anni
Divenne famosa negli anni Settanta grazie al film porno più famoso di sempre, poi disse di essere stata abusata e violentata; morì a 53 anni
Linda Lovelace, considerata la prima vera pornostar, era nata il 10 gennaio di settant’anni fa. Poco più che ventenne, nel 1972 recitò in Gola profonda (poi rititolato La vera Gola profonda), il film porno più famoso di tutti i tempi. Negli anni Ottanta rinnegò la sua carriera nel porno, disse di essere stata costretta dall’ex marito e che fu violentata sul set, e divenne una paladina dei movimenti anti-pornografia; in seguito cambiò ancora idea e disse di essersi sentita sfruttata dalle femministe che si opponevano alla pornografia. Linda Lovelace morì a 53 anni nel 2002, dopo un incidente stradale.
Linda Lovelace è un nome d’arte. Il suo vero nome era Linda Susan Boreman ed era nata nel Bronx, uno dei quartieri di New York, figlia di un poliziotto e di una infermiera. Da ragazza aveva frequentato scuole cattoliche e, come avrebbe raccontato lei in seguito, a 19 anni restò incinta e partorì un bambino che diede poi in adozione. Dopo essersi trasferita in Florida conobbe e sposò l’imprenditore e produttore di film porno Chuck Traynor, di 12 anni più vecchio di lei.
Prima di La vera gola profonda, Lovelace (che ancora non usava quel nome) recitò in altri film pornografici e in alcuni “loops”, cortometraggi senza audio che venivano proiettati nei peep show, spettacoli per spettatori singoli. Negli anni sono stati recuperati anche alcuni suoi filmati in cui fa sesso con animali e in cui prende parte a una “golden shower”, una pratica sessuale che prevede di urinarsi addosso.
Ma Lovelace è conosciuta soprattutto per La vera gola profonda, che uscì nel 1972 e il cui titolo originale è Deep Throat. Pare che il nome “Linda Lovelace” fu scelto per lei dal regista del film, Gerard Damiano, perché riteneva che potesse essere un nome memorabile quanto quelli di Marilyn Monroe (MM) e Brigitte Bardot (BB).
La trama – sì, c’è una trama – è questa: una ragazza delusa perché non riesce a raggiungere l’orgasmo si decide infine di andare da un medico. Il medico scopre che il clitoride della ragazza si trova in fondo alla sua gola. La ragazza inizia quindi, prima con il dottore e poi con altri uomini, a praticare un particolare tipo di sesso orale che da allora è noto come deep-throating, e prevede che il pene superi l’epiglottide del partner per arrivare fino alla gola.
Nella sua recensione il critico del New York Times Vincent Canby scrisse:
A rischio di passare per il critico annoiato, devo dire che, più che erotico, La vera gola profonda è tecnicamente sconvolgente. Come diavolo ci riesce? Il film ha a che fare con l’ingegneria fisica più che con gli svariati piaceri legati al sesso.
Il film dura 62 minuti e costò 30mila dollari: più di un normale porno, ai tempi, ma comunque molto meno di altri film. Fece parlare di censura e libertà di espressione e, sempre negli Stati Uniti, finì per dare il nome alla fonte anonima dello scandalo Watergate. Fu comunque un grande successo, che andò anche oltre i limiti del porno.
Lovelace recitò in seguito in qualche altro film: tra questi Linda Lovelace for President, in cui interpreta una politica in campagna elettorale, e un sequel del suo film più famoso che in Italia, dove ci piace complicare le cose con i titoli dei film, fu chiamato Gola profonda. Ma non ottenne mai niente che anche solo si avvicinasse al successo di La vera gola profonda.
A metà degli anni Settanta Lovelace e Traynor divorziarono. Lui si risposò con Marilyn Chambers, un’altra attrice porno. Lovelace invece smise di recitare e nel 1980 pubblicò la biografia Ordeal, in cui scrisse che aveva iniziato e continuato a fare l’attrice porno perché costretta da Traynor, parlando dell’ambiente del porno come di un posto pessimo, in cui era anche stata violentata. Scrisse di essere stata «trattata come una bambola gonfiabile» e aggiunse: «Quando guardate La vera gola profonda, state guardando qualcuno che mi stupra. È un crimine e quel film continua a mostrarlo».
Non ci sono state condanne nei confronti di Traynor o di altri e non sono state trovate prove delle accuse di Lovelace, che nella sua biografia aveva anche negato di aver partecipato ad alcuni film di cui poi sono invece state trovate delle copie. Negli anni diverse persone hanno detto cose a sostegno o in smentita di quanto sostenuto da Lovelace: di fatto, non si sa quanto ci sia di vero nei suoi verosimili racconti.
Durante gli anni Ottanta Lovelace si avvicinò alle correnti del femminismo che si opponevano alla pornografia, almeno a quella più aggressiva e violenta, ma alla fine degli anni Novanta disse di essersi sentita usata e quindi in parte tradita da quel movimento. Morì il 22 aprile 2002 in un ospedale di Denver, in Colorado, per le conseguenze di un incidente automobilistico. Oltre a molti libri, della sua storia hanno parlato un paio di film, il più noto dei quali è Lovelace, in cui è interpretata da Amanda Seyfried. Della storia del suo film più famoso, e quindi anche di lei, ha parlato anche Dentro gola profonda, un documentario del 2005.