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  • Giovedì 10 gennaio 2019

La prima associazione sportiva del Vaticano

È composta da dipendenti e cittadini del Vaticano, più due richiedenti asilo africani: l'obiettivo è competere, anche agli eventi internazionali

(TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)
(TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

Il 10 gennaio è stata presentata la prima associazione sportiva del Vaticano. Si chiama Athletica Vaticana ed è un’associazione dilettantistica composta da circa sessanta tesserati: esiste come gruppo sportivo già dal settembre del 2017 – come già esiste un campionato di calcio in Vaticano – ma oggi ne è stata annunciata la sua formazione ufficiale e la sua affiliazione alla Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal), cosa mai successa prima per una squadra straniera. Dal 1 gennaio 2019 Athletica Vaticana può quindi partecipare ufficialmente a tutte le manifestazioni di atletica leggera che si svolgono in Italia, e intanto ha avviato l’iter per affiliarsi anche all’Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica Leggera (Iaaf) per poter competere anche nel resto del mondo.

L’associazione è composta per lo più da cittadini e dipendenti degli uffici della Città del Vaticano, preti, guardie svizzere, suore, operatori museali, falegnami, agricoltori, vigili del fuoco. Oltre a questi ci sono anche due atleti “onorari”: Buba Jallow, un 21enne del Gambia, e Amsou Cisse, un 19enne del Senegal, due richiedenti asilo ospitati nel Cara di Castelnuovo di Porto, vicino a Roma, gestito dalla cooperativa “Auxilium”. Il presidente dell’associazione è monsignor Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario del Pontificio consiglio della cultura e podista.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni), Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico (Cip) e il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura. In passato il gruppo ha già partecipato a diverse manifestazioni, ma esordirà per la prima volta come associazione sportiva soltanto il prossimo 20 gennaio alla “Corsa di Miguel”, una gara che si svolge da vent’anni a Roma in ricordo di Miguel Sanchez, podista e poeta argentino che il 9 gennaio del 1978 venne rapito da un commando paramilitare e di cui non si seppe più nulla.

Nonostante per ora l’Athletica Vaticana abbia solo aspirazioni dilettantistiche, il cardinale Ravasi durante la conferenza stampa ha detto che non gli dispiacerebbe prima o poi vedere una rappresentazione della Città del Vaticano alle Olimpiadi: «Il desiderio è quello di cominciare per gradi e passare da uno stato di semplice presenza a uno stato vero e proprio di competizione», ha detto Ravasi. «Questo potrebbe avvenire come primo grado all’interno di eventi specifici, pensiamo ai Giochi del Mediterraneo e ai Giochi dei Piccoli Stati, che potrebbero vedere la presenza anche dell’Athletica Vaticana […] e in futuro potremmo anche forse pensare a un’Olimpiade».