Il Vietnam ha accusato Facebook di aver violato la nuova controversa legge sulla sicurezza online
Il Vietnam ha accusato Facebook di aver violato la nuova controversa legge sulla sicurezza online entrata in vigore l’1 gennaio, scrivono le agenzie di stampa governative vietnamite. La nuova legge prevede che le aziende che forniscono servizi email, servizi di messaggistica, servizi bancari, di e-commerce e di social network siano obbligate a consegnare allo stato dati e informazioni sui loro utenti quando richiesto, e a eliminare contenuti ritenuti inadatti o critici verso il governo e il Partito comunista vietnamita. Le aziende inoltre dovranno aprire delle sedi per i propri uffici in Vietnam entro il 2020. «Facebook non ha mai risposto alle ripetute richieste di rimuovere pagine che promuovono attività contro lo stato» ha scritto la principale agenzia del paese, citando il ministero dell’Informazione e della Comunicazione. Il ministro ha anche detto che Facebook ha permesso che venissero pubblicati materiali «diffamatori» e anti-governativi, «violando in modo grave la legge sulla sicurezza informatica».
Facebook ha risposto che i governi possono notificare all’azienda pagine e contenuti illegali, che vengono rimossi «se contrari ai nostri termini di servizio e alle leggi locali». Per ora le richieste del governo vietnamita non sono state elaborate e Facebook si è anche rifiutata di fornire i dati degli account considerati illegali e «fraudolenti» dalle autorità vietnamite.