Anche Samsung ora è pessimista
Ha annunciato utili in riduzione del 29 per cento, a causa delle minori vendite di smartphone e di memorie per i data center
Samsung ha rivisto in negativo le previsioni sul suo ultimo trimestre del 2018, portando i propri ricavi previsti a 52,2 miliardi di dollari, l’11 per cento in meno rispetto a quanto aveva inizialmente stimato. Per gli utili le previsioni sono ancora più pessimistiche: 9,6 miliardi di dollari, con una riduzione del 29 per cento circa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Samsung è il secondo grande produttore di smartphone a rivedere le proprie previsioni dopo Apple, che la settimana scorsa aveva sorpreso investitori e osservatori annunciando una marcata riduzione nei ricavi, dovuta soprattutto alle vendite più basse del previsto dei suoi nuovi iPhone XS e XR. L’intero settore degli smartphone sta subendo un rallentamento, con aziende emergenti soprattutto dalla Cina che stanno facendo una serrata concorrenza ai produttori più affermati, proprio come Samsung e Apple.
È piuttosto raro che Samsung diffonda informazioni e linee guida su come leggere i propri risultati finanziari, prima della loro effettiva pubblicazione. Di solito l’azienda attende che siano disponibili i risultati definitivi, in modo da offrire una visione più completa e articolata dei propri affari. La scelta è derivata dalla necessità di preparare gli investitori e i mercati, considerata la netta riduzione nei risultati finanziari. Apple ha seguito più o meno la stessa logica, anticipando di mancare le previsioni per il suo ultimo trimestre in fase di chiusura.
Samsung ha attribuito il calo nei ricavi alla riduzione della domanda legata alla memorie, uno dei suoi settori più redditizi, e all’”intensificarsi” della concorrenza nel settore degli smartphone. Nel caso delle memorie, il calo è stato dovuto in gran parte alle minori richieste dai grandi centri dati cui di solito l’azienda fornisce le strumentazioni per i server. La riduzione è stata imprevista e marcata, portando ai minori ricavi.
Per quanto riguarda gli smartphone il discorso è un po’ più complesso. Da un lato Samsung ha dovuto spendere molto più denaro in marketing e pubblicità, per provare a sostenere le vendite, dall’altro ha dovuto fare i conti con una maggiore concorrenza da parte di società come Xiaomi e Huawei, che vendono prodotti di qualità, ma a prezzi molto competitivi rinunciando ad avere alti margini sulle vendite.
Samsung non prevede miglioramenti significativi nei primi mesi del 2019, ma confida comunque in un aumento delle vendite a partire dalla seconda metà dell’anno. L’azienda prevede un rilancio nel settore degli smartphone grazie all’introduzione di alcuni nuovi modelli, compatibili con le reti 5G che iniziano a comparire in giro per il mondo o con funzionalità attese da tempo, come gli schermi che possono essere piegati su loro stessi.
In generale, la situazione finanziaria di Samsung è più complessa di quella di Apple e i paragoni richiedono qualche cautela in più. Sarà necessario attendere i risultati definitivi dell’ultimo trimestre del 2018 per capire quanto la riduzione nelle vendite degli smartphone abbia influito sui risultati, e quanto sia stato invece dovuto alla minore richiesta di memorie, altro settore molto importante per Samsung.