Cos’è successo ieri con la manovra
La Camera ha votato la fiducia alla legge di bilancio, per l'approvazione definitiva bisognerà aspettare la giornata di oggi
Dopo la giornata di ieri, molto agitata, stasera il governo ha ottenuto la fiducia della Camera sulla legge di bilancio, la misura che stabilisce come e dove lo Stato potrà prelevare e spendere il denaro degli italiani. Per la legge in esame, si tratta del terzo passaggio parlamentare: era già stata votata alla Camera ma ci ritorna perché durante la sua approvazione al Senato è molto cambiata. La fiducia ha ricevuto 327 voti favorevoli e 228 contrari. L’approvazione definitiva avverrà domattina, perché dopo la fiducia dovranno essere votati anche i 244 ordini del giorno collegati alla manovra stessa.
C’è una certa fretta perché la legge di bilancio va approvata entro il 31 dicembre. Dopo quella data, senza l’approvazione della legge sarebbe necessario ricorrere all’esercizio provvisorio di bilancio, uno strumento rischioso e dai confini poco chiari. Come ha scritto Claudia Voltattorni sul Corriere della Sera, la fretta con cui si è dovuti arrivare a questa fiducia «ha bruciato una serie di passaggi parlamentari come la votazione degli emendamenti, e che ha fatto quindi saltare le opposizioni che parlano di “vilipendio del Parlamento e della Costituzione” e di “una manovra approvata a scatola chiusa”».
Il testo approvato oggi è frutto di lunghe trattative fra i due partiti che sostengono il governo, cioè la Lega e il Movimento 5 Stelle, e fra il governo e la Commissione Europea: per questo contiene molti compromessi rispetto agli obiettivi fissati inizialmente dal governo. I due provvedimenti principali annunciati dal governo, cioè il cosiddetto reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni, non sono presenti nella legge, che si limita a stanziare i fondi che li finanzieranno. Stando a quanto dice il governo, le due misure saranno presentate a gennaio in due decreti separati.