Le cose che abbimao sbagliato quest’anno
Ovvero: l'annuale impietosa lista dei migliori refusi pubblicati sul Post nel 2018
È di nuovo quel momento dell’anno: cioè quel momento in cui la persona che al Post si occupa, tra le altre cose, di accertarsi che gli articoli non contengano errori di scrittura e refusi, ci inoltra con vero sadismo una lista degli errori più involontariamente divertenti apparsi sul Post nel 2018, prima che ci affannassimo a correggerli. Uno se lo immagina tutti gli altri giorni dell’anno seduto in poltrona, accarezzando un gatto, a prendere crudelmente nota (come aveva fatto nel 2017, d’altra parte, nel 2016 e nel 2015). Quindi.
– “Il bello di una pensante nevicata”
– “conosciuto per le sue dichiarazioni omofoniche”
– “che camminano a testa basta”
– “Un corvo tira la coda di un panda gigante per rubargli qualche pelo e farci il nudo”
– “uno dei paesi della colazione uscita vittoriosa a Waterloo”
– “l’ex sindaco grillino Pizzarotti» (la cui rottura con il Movimento 4 Stelle […])”
– “Molti espositori come Sony, Samsung e LG sono rimasti al buoi”
– “storico presente dell’Avellino Calcio”
– “non si era un uscire ma un poliziotto”
– “Un addetto alla sicurezza armato sul letto di un hotel coperto di neve”
– “il miglior ristorante francese di cinema”
– “questo orso popolare, spaparanzato allo zoo di Berlino”
– “esce dalla McLaren dopo un gusto elettronico”
– “si rifornisce da una miniera modella in Honduras”
– “mentre i loro lontanissimi partenti ormai estinti”
– “già nei giorni scossi c’erano state nuove scosse”
– “Soldati israeliani apostati”
– “durante la visita al cestello di Cardiff”
– “sta perdendo più del 20 per cento alla bora di Milano”
– “dei momenti di crescita e di quelli di recensione”
– “potranno trovare Eurosport sui cani 210 e 211”
– “il clima della ragione è rimasto mite”
– “per questo il panorama politico è molto fratturato”
– “rivendicavano l’apparenza dell’isola”