È morto il tifoso investito mercoledì sera a Milano
Era un ultrà del Varese, è stato investito durante gli scontri avvenuti prima di Inter-Napoli
Un uomo di 39 anni è morto dopo essere stato investito da un mezzo durante gli scontri tra tifosi di Inter e Napoli avvenuti prima della partita di mercoledì sera nei pressi dello stadio Giuseppe Meazza di Milano. L’uomo, Daniele Belardinelli, era un ultrà del Varese, tifoseria gemellata con quella interista, e in passato era stato sottoposto a due diversi Daspo (i divieti di accedere alle manifestazioni sportive) di cinque anni. Era stato ricoverato in serata all’ospedale San Carlo in gravi condizioni.
Gli scontri erano iniziati prima della partita in via Novara, a circa due chilometri dallo stadio, e avevano provocato l’accoltellamento di quattro tifosi del Napoli: tre sono stati medicati sul posto e uno, ferito allo stomaco, è stato portato all’ospedale Sacco in codice giallo. Come sia morto Belardinelli non è ancora chiaro: la gran parte dei giornali ipotizza che stesse fuggendo dopo aver partecipato a un “agguato” contro alcuni tifosi napoletani circondato da altri ultrà. La questura di Varese ha fatto sapere a Repubblica che Belardinelli era “un sorvegliato speciale per reati connessi a manifestazioni sportive, con parecchi precedenti specifici”.
Il questore di Milano, Marcello Cardona, ha detto che tre tifosi dell’Inter sono stati arrestati per gli scontri; ha aggiunto che chiederà che la curva dell’Inter venga chiusa per cinque giornate, e che siano vietate le trasferte dei tifosi interisti per tutta la stagione. Nel frattempo il Giudice sportivo ha deciso che l’Inter giocherà due partite senza pubblico e una con la curva chiusa per via dei cori razzisti indirizzati da parte del pubblico a un calciatore senegalese del Napoli, Kalidou Koulibaly, durante la partita.