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  • Martedì 25 dicembre 2018

L’aeroporto di Catania è stato chiuso tutta la notte

Per via delle scosse di terremoto e della colonna di fumo che ieri si era alzata dall'Etna: per oggi sono previsti nuovi disagi

(Andrea Di Grazia/LaPresse)
(Andrea Di Grazia/LaPresse)

A causa delle scosse di terremoto e delle piccole eruzioni che ieri hanno interessato l’Etna, l’aeroporto di Catania è stato chiuso per tutta la notte, dalle 21.30 circa. La scossa più forte dello sciame sismico era stata registrata ieri alle 17.50: aveva avuto l’epicentro nei pressi del cratere sud-ovest del vulcano e una magnitudo 4.2.

Le scosse erano state accompagnate da alcune piccole eruzioni e da una grossa colonna di cenere lavica, che aveva occupato lo spazio aereo dell’aeroporto. La situazione non è buona nemmeno stamattina: il primo volo delle 6 per Roma Fiumicino è stato cancellato, così come quello per Venezia delle 7.45. In tutto oggi sono programmate una ventina di partenze.

Secondo le informazioni diffuse dall’INGV, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, fra le 8.50 e le 12 di ieri erano avvenute 130 scosse di terremoto, le più forti delle quali erano state di magnitudo 4. Altre scosse, anche molto forti, erano poi avvenute durante il pomeriggio. In seguito si era prodotta una ingente colonna di cenere dalla Bocca Nuova e dal Cratere di Nord-Est, mentre dal Nuovo Cratere di Sud-Est si erano registrate piccole eruzioni di materiale vulcanico. Poco dopo, si erano registrate eruzioni anche alla Bocca Nuova e al Cratere di Nord-Est.

La provincia di Catania si trova sulla faglia siculo-maltese e comprende il vulcano attivo più alto d’Europa, l’Etna, ragione per cui i terremoti sono frequenti ed è considerata una delle zone a più alto rischio sismico d’Europa.