In Germania i treni non arrivano in orario
Ritardi, scioperi e problemi alle infrastrutture stanno facendo crollare l'affidabilità e la reputazione della rete ferroviaria tedesca
La compagnia ferroviaria tedesca Deutsche Bahn è in crisi da diversi mesi: treni cancellati, ritardi, scioperi e problemi alle infrastrutture stanno facendo crollare l’affidabilità e l’ottima reputazione che finora aveva la rete nazionale tedesca. «Siamo una delle nazioni industriali più ricche del mondo, ma abbiamo una delle peggiori ferrovie del mondo», ha scritto questa settimana il tabloid Bild.
La Deutsche Bahn trasporta 2 miliardi di persone all’anno ed è il più grande operatore ferroviario d’Europa. Nel suo periodo migliore, ha spiegato il Guardian, il 95 per cento dei treni che gestiva arrivava in orario, mentre quest’anno il dato si è ridotto a un terzo. Tra le cause principali della crisi ci sarebbe un problema sistematico di scarsi investimenti nelle infrastrutture: «Il rischio è che le condizioni della ferrovia abbiano raggiunto un punto da cui non possono che continuare a peggiorare, nonostante i maggiori investimenti pubblici», ha detto per esempio Kay Scheller, presidente dell’ufficio nazionale di controllo della rete.
La Pro Rail Alliance tedesca, un insieme di associazioni, organizzazioni non governative e aziende del settore ferroviario, dice che il 90 per cento dei tedeschi sostiene la necessità di maggiori investimenti nella rete nazionale e che, nonostante il sostegno finanziario degli ultimi anni, la spesa tedesca per le infrastrutture ferroviarie, che è di 69 euro pro capite, è insufficiente e ancora molto lontana rispetto alla spesa di altri paesi: nel Regno Unito è pari a 165 euro e in Svizzera a 362 euro.
Un altro problema delle rete ferroviaria tedesca è che per anni il trasporto di passeggeri ha rappresentato solo il 30 per cento circa delle attività principali di Deutsche Bahn. Il settore logistico DB Schenker – che ha imprese anche in Africa, Australia e Cina – è per esempio molto grande, ed era stato creato per attrarre investitori stranieri in vista di una possibile privatizzazione della rete, idea poi abbandonata nel 2014. Gli economisti dei trasporti hanno dunque consigliato a Deutsche Bahn di vendere DB Schenker, così come altre società partecipate: «Sarebbe logico per Deutsche Bahn concentrarsi sulla sua attività principale: trasportare persone in Germania in modo affidabile e ad un prezzo ragionevole. La vendita potrebbe liberare un sacco di soldi che potrebbero essere utilizzati per gli investimenti necessari su binari e treni», ha scritto Die Zeit in un recente articolo.
A complicare la situazione c’è poi la questione dei dipendenti di Deutsche Bahn: nelle scorse settimane, per esempio, è stato organizzato uno dei maggiori scioperi del settore degli ultimi dieci anni causato dal fallimento delle trattative salariali tra i sindacati dei ferrovieri e la società. I sindacati hanno parlato di indire altri “scioperi di avvertimento” e insistito su un aumento salariale del 7,5 per cento e sulla necessità di modifiche in merito a orari di lavoro e vacanze. Nei prossimi giorni ci saranno nuovi negoziati.
I critici del governo sostengono che i problemi di Deutsche Bahn siano il sintomo di una più ampia crisi nazionale negli investimenti infrastrutturali. Migliaia di ponti devono essere riparati o addirittura sostituiti in tutto il paese, le strade sono piene di buche e i muri delle scuole dovrebbero essere sistemati. La Germania, pur avendo un’economia solida, avrebbe insomma investito troppo poco. Il Fondo Monetario Internazionale ha criticato gli ultimi governi per aver speso troppo in agevolazioni fiscali e prestazioni sociali piuttosto che per riparare le infrastrutture del paese. E secondo Marcel Fratzscher, presidente dell’Istituto tedesco per la ricerca economica a Berlino, «il governo continua a fare troppo poco per affrontare una grave carenza di investimenti pubblici e un’infrastruttura che sta peggiorando rispetto agli standard internazionali».
Per migliorare il servizio e attirare più clienti, Deutsche Bahn ha condotto una serie di campagne piuttosto creative, offrendo un po’ di tutto, dai massaggi gratuiti all’accudimento dei bambini sui treni. Quando i ritardi hanno iniziato a diventare la norma, ha sperimentato anche la diffusione di profumi calmanti attraverso l’aria condizionata dei vagoni per ridurre il rischio di arrabbiature. Ovviamente, i pendolari intervistati sui vari giornali locali e internazionali hanno risposto che basterebbe far funzionare di nuovo l’intero sistema.