Putin dice che Trump fa bene a ritirarsi dalla Siria
«Donald ha ragione, e io sono d'accordo con lui»
Il presidente russo Vladimir Putin ha commentato giovedì la decisione del presidente statunitense Donald Trump di ritirare i soldati americani dalla Siria, impegnati negli ultimi anni ad appoggiare una coalizione anti-ISIS di arabi e curdi (soprattutto curdi). Putin, che nella guerra in Siria è alleato del presidente siriano Bashar al Assad, ha definito quella di Trump una «decisione giusta» e ha aggiunto di essere d’accordo con Trump sul fatto che l’ISIS sia stato sconfitto, teoria messa in discussione da esperti e analisti, da pezzi del dipartimento della Difesa e del dipartimento di Stato americano e da deputati e senatori Democratici e Repubblicani. Riferendosi a Trump col suo nome – mostrando quindi una certa vicinanza e confidenza – Putin ha detto al riguardo:
«Donald ha ragione e sono d’accordo con lui»
Secondo Putin, i soldati statunitensi in Siria, circa 2mila, sarebbero nel paese illegalmente perché non invitati dal governo di Assad, mentre la presenza russa sarebbe legittimata dall’alleanza con il regime siriano. La realtà però è più complessa di così, anche perché Assad è un leader eletto in modo non democratico che per diverso tempo ha controllato meno di un terzo del territorio siriano.
Nella guerra siriana, nonostante il governo statunitense abbia appoggiato per un periodo programmi di sostegno ai ribelli anti-Assad, si è sempre evitato un confronto diretto e prolungato tra americani da una parte e siriani e russi dall’altra. In generale, il ritiro delle forze americane dalla Siria è una buona notizia per la Russia, che in futuro potrà agire più liberamente in territorio siriano ed eventualmente riempire il vuoto di potere lasciato dagli Stati Uniti. Uno dei motivi che avevano spinto il governo russo a intervenire in Siria, infatti, era quello di contare di più nella regione del Medio Oriente.