L’aeroporto di Gatwick è chiuso per colpa di due droni
Sono stati visti vicino alle piste, non si sa di chi fossero o perché fossero lì
L’aeroporto di Gatwick, il secondo più importante di Londra, è chiuso da diverse ore perché sono stati visti due droni volare nelle vicinanze delle piste. L’aeroporto è stato chiuso per alcune ore la sera del 19 dicembre, ha riaperto per circa 45 minuti nella notte tra il 19 e il 20 ma è poi stato nuovamente chiuso. Nel pomeriggio Gavin Williamson, ministro della Difesa, ha detto che si è deciso di mandare a Gatwick alcuni militari e Eurocontrol, l’ente europeo per la sicurezza del traffico aereo, ha detto che l’aeroporto non riaprirà prima delle 23 italiane. La polizia ha detto di non ritenere che i droni avessero a che fare con il terrorismo, ma di pensare che siano stati usati con il chiaro intento di creare problemi all’aeroporto.
Al momento non ci sono informazioni certe su quando riprenderanno i voli. Il sito dell’aeroporto invita i passeggeri con un volo in partenza da Gatwick nelle prossime ore a non spostarsi senza aver prima controllato le informazioni sul proprio volo. Gli aerei che nella notte e in mattinata erano già in volo e non hanno potuto atterrare a Gatwick sono stati fatti atterrare in altri aeroporti britannici o europei. Gatwick si trova 50 chilometri a sud di Londra e ogni giorno gestisce circa 100mila passeggeri. In tutta la giornata sono stati cancellati più di 800 voli.
1/2 Thurs 09.15: All flights to and from Gatwick are suspended due to ongoing drone activity activity around the airport. Unfortunately, there are significant delays and cancellations to all flights today.
— London Gatwick LGW (@Gatwick_Airport) December 20, 2018
Non ci sono molte informazioni sui droni che hanno portato alla chiusura dell’aeroporto. Chris Woodroofe, direttore operativo dell’aeroporto, ha detto a BBC che i droni sono stati «visti all’interno dei confini dell’aeroporto» e «sulle piste». I droni, velivoli senza pilota che vengono comandati a distanza, si stanno diffondendo sempre più negli ultimi anni, perché hanno un prezzo sempre più accessibile e, in certi casi, possono essere usati anche da chi non ha molta esperienza. La legge britannica vieta a qualsiasi drone di volare entro un chilometro dai confini di un aeroporto e di volare oltre i 120 metri dal suolo.