Tutti e quattro i lanci spaziali di martedì sono stati rinviati ¯\_(ツ)_/¯
Doveva essere una giornata storica con molti lanci nel giro di poche ore, ma problemi tecnici e meteo avverso hanno costretto tutti a rinviare
Oggi doveva essere una giornata molto affollata per i viaggi spaziali: in una sola giornata ci sarebbero dovuti essere ben quattro lanci, la prima volta per così tante partenze oltre l’atmosfera. Alcuni erano in programma a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, ma le condizioni del meteo e imprevisti tecnici hanno portato al rinvio di tutti e quattro i lanci.
Questa sorta di gran finale del 2018, benché rinviato di qualche giorno a seconda dei casi, dimostra quanto sia diventata dinamica l’industria spaziale, con grandi opportunità offerte non solo dai grandi enti governativi, ma anche dalle aziende private come SpaceX di Elon Musk e Blue Origin di Jeff Bezos. La concorrenza è sempre più serrata, ma le difficoltà restano, e nessuno vuole correre il rischio di fallire nel proprio lancio, da qui i frequenti rinvii di qualche ora o giorno per assicurarsi che sia tutto in ordine e il meteo sia adeguato.
SpaceX
Il primo lancio in programma era quello di SpaceX. Alle 9:11 (le 15:11 in Italia), un razzo Falcon 9 sarebbe dovuto partire da Cape Canaveral, in Florida, per trasportare un satellite per conto dell’aeronautica statunitense. Un’anomalia in alcuni dati del primo stadio del razzo ha indotto i tecnici di SpaceX a rinviare a mercoledì.
SpaceX team called a hold due to an out of family reading on first stage sensors. Vehicle and payload remain healthy; next launch attempt is tomorrow at 9:07 EST, 14:07 UTC.
— SpaceX (@SpaceX) December 18, 2018
Il GPS III SV01 si unirà alla rete di satelliti già in orbita per fornire le coordinate geografiche tramite il global positioning system (GPS), quello che utilizziamo sugli smartphone e sui navigatori satellitari per sapere dove siamo e dove andare. Il satellite ha il nome di cortesia “Vespucci”, in onore dell’esploratore italiano Amerigo Vespucci.
Per SpaceX sarà il ventesimo lancio spaziale dell’anno con il suo Falcon 9, cui va aggiunto lo storico lancio del più grande Falcon Heavy avvenuto a febbraio. Il primo stadio del razzo, quello più grande e alto quanto un palazzo di 13 piani, non sarà recuperato al termine del lancio.
Blue Origin
Blue Origin avrebbe dovuto effettuare il suo lancio spaziale dal Texas alle 8:30 (le 15:30 in Italia) con il suo razzo riutilizzabile New Shepard. La missione è stata rimandata a mercoledì per un problema alla rampa di lancio.
We are scrubbing today’s #NewShepard launch due to a ground infrastructure issue. The vehicle is in good standing. Stand by for updates as we see what weather looks like for tomorrow #NS10
— Blue Origin (@blueorigin) December 18, 2018
Il lancio prevede di portare nello Spazio alcuni esperimenti di diversi centri di ricerca, nell’ambito del programma Flight Opportunities organizzato dalla NASA. Il progetto consente ai ricercatori di inviare strumentazioni per testarle in condizioni di microgravità.
Per Blue Origin sarà la decima missione del suo New Shepard, un razzo meno potente rispetto al Falcon 9 di SpaceX, ma con caratteristiche adatte per svolgere voli parabolici: quindi un’uscita e un rientro in atmosfera senza compiere un’orbita intorno al pianeta. Bezos ha piani molto ambiziosi per la sua società spaziale, sia per quanto riguarda il trasporto di turisti spaziali che vogliano sperimentare per qualche minuto l’assenza di peso, sia per costruire un razzo più potente per trasportare in orbita satelliti e altro materiale pesante.
Arianespace
Alle 17:37 (ora italiana) doveva essere invece il turno di Arianespace, che dalla Guiana Francese avrebbe dovuto effettuare il lancio del satellite CSO-1, il primo di tre satelliti militari per l’osservazione della Terra. La messa in orbita sarà effettuata per conto delle Forze Armate francesi, ma avverrà solamente domani e a patto di avere condizioni meteo migliori di quelle di oggi.
Flight #VS20: #Soyuz with CSO-1 > 24-hour delay due to weather conditions. Read the press release: https://t.co/xRx0ZVn5kh
— Arianespace (@Arianespace) December 18, 2018
Arianespace eseguirà il lancio utilizzando un razzo Soyuz di produzione russa, di un tipo simile a quelli impiegati per inviare gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale. I razzi Soyuz sono tra i più affidabili al mondo e riescono a eseguire lanci anche con condizioni meteo non perfette. La francese Arianespace è una delle più grandi aziende al mondo per il trasporto spaziale commerciale e detiene circa il 60 per cento del mercato per quanto riguarda la messa in orbita dei satelliti geostazionari.
Tomorrow Dec 18, the CSO-1 satellite will be placed in orbit at an altitude of 800 km by the #Soyuz launch vehicle #VS20. Preparations are well underway at Europe's Spaceport in French Guiana 🌴🚀 Watch the launch live at https://t.co/iobfrCtRu0 scheduled for 16:37 UTC pic.twitter.com/4bZgdPiaON
— ESA Space Transport (@ESA_transport) December 17, 2018
ULA
L’ultimo lancio rinviato sarebbe dovuto avvenire alle 17:57 (le 2:57 di mercoledì 19 dicembre in Italia), ma è stato rimandato a causa delle forti raffiche di vento in quota.
The #DeltaIVHeavy launch of #NROL71 has been scrubbed today due to high winds. Launch is now planned for 12/19 at 5:44pm PST. https://t.co/wLoggekye0
— ULA (@ulalaunch) December 18, 2018
La United Launch Alliance (ULA) eseguirà dalla California il lancio del suo Delta Heavy nei prossimi giorni: trasporterà in orbita un satellite per conto del National Reconnaissance Office (NRO), la divisione del dipartimento della Difesa statunitense che si occupa della gestione dei satelliti spia.
Sarà il secondo lancio in quattro mesi circa del Delta IV Heavy, sistema ormai ben sperimentato con 11 lanci effettuati negli ultimi anni.