Feriti alle gambe, a Gaza
Qualcuno tirava sassi, uno lanciava una molotov, uno soccorreva i feriti: tutti sono stati colpiti dai cecchini israeliani, li ha fotografati Felipe Dana di Associated Press
Il fotografo brasiliano Felipe Dana ha scattato delle foto – per Associated Press – ad alcuni ragazzi e uomini palestinesi feriti alle gambe negli ultimi mesi mentre protestavano lungo il confine con Israele della Striscia di Gaza, il territorio controllato dal gruppo radicale palestinese di Hamas.
Da marzo a novembre, mentre Israele e Gaza si scambiavano bombe e razzi, molti palestinesi si sono avvicinati per protesta alla recinzione che separa i due territori. I soldati israeliani, per farli allontanare, hanno sparato alle gambe. Alcune delle persone fotografate da Dana hanno detto di essere state colpite mentre lanciavano sassi contro i soldati israeliani; uno ha detto di aver lanciato una bomba incendiaria; un altro è un paramedico ed è stato colpito mentre cercava di soccorrere altre persone.
Le fotografie sono state scattate vicino a un ospedale di Medici Senza Frontiere a Gaza.
Todd Pitman ha scritto su Associated Press che i soggetti delle fotografie di Dana sono stati feriti alle gambe di proposito, perché lo scopo dei soldati israeliani è «rendere invalidi, anziché uccidere, quelli che si avvicinano alla recinzione». Solo negli ultimi mesi sono morti 175 palestinesi negli scontri, ma secondo Associated Press più di 10mila palestinesi sono stati ricoverati negli ospedali da campo nell’area di Gaza. Secondo il ministero della Salute di Gaza, più di cinquemila sono stati feriti agli arti inferiori. Pitman ha scritto: «È ormai comune, a Gaza, vedere giovani uomini che camminano con le stampelle su strade malmesse». In molti casi si tratta di persone che difficilmente torneranno a camminare normalmente, anche perché a Gaza è complesso ricevere cure di un certo livello. Un altro problema sono le possibili infezioni, che se non gestite possono portare ad amputazioni o alla morte.