Maria Butina, spia russa arrestata negli Stati Uniti lo scorso luglio, si dichiarerà colpevole per avere cospirato come agente straniero
Maria Butina, la spia russa arrestata lo scorso luglio negli Stati Uniti e sospettata di avere tentato di influenzare le politiche statunitensi verso la Russia, ha raggiunto un accordo con l’accusa e si dichiarerà colpevole nel procedimento in corso contro di lei. Butina è accusata di avere cercato di infiltrarsi nella National Rifle Association (NRA), la più potente lobby americana che difende i possessori di armi da fuoco e che ha stretti legami in particolare con molti politici Repubblicani, incluso il presidente Donald Trump. Secondo il New York Times, che ha scritto di avere visto il testo dell’accordo, Butina si impegnerà anche a collaborare con la giustizia, una cosa molto inusuale per un agente segreto arrestato in un paese straniero (CNN ha scritto che Butina avrebbe già iniziato a collaborare con gli investigatori).
L’accordo – che prevede comunque accuse più blande rispetto a quelle annunciate dal governo statunitense lo scorso luglio – dovrà essere approvato da un giudice; molto probabilmente, ha scritto il New York Times, Butina sconterà una pena breve in prigione, prima di essere espulsa in Russia.