Com’è andata la protesta di sabato dei gilet gialli
A Parigi gli scontri con la polizia sono stati meno gravi rispetto al sabato precedente, ma ci sono stati più danni
L’8 dicembre, per il quarto sabato consecutivo, a Parigi e in molte altre città francesi ci sono state manifestazioni organizzate dai cosiddetti “gilet gialli“, un movimento contro il governo del presidente Emmanuel Macron nato per protestare contro l’aumento delle tasse sui carburanti. Il ministro dell’Interno Christophe Castaner ha detto che 125mila persone hanno partecipato ai cortei, 11mila in meno rispetto a quelle che avevano protestato il primo dicembre. Negli scontri con la polizia almeno 179 persone sono state ferite. In tutto il paese 1.385 persone sono state fermate dalla polizia, 1.082 nella sola Parigi dove sabato scorso erano state fermate solo 412 persone. Dei fermati di ieri, 975 sono stati arrestati; questa mattina un po’ meno della metà erano stati rilasciati.
A Parigi la situazione è stata piuttosto tranquilla per tutto sabato mattina, mentre nel primo pomeriggio ci sono stati piccoli scontri in varie parti della città. La polizia ha usato gas lacrimogeno e ha anche tirato per avvertimento dei colpi con i fucili a pallettoni in gomma nella zona degli Champs-Élysées, i lunghi viali noti in tutto il mondo per i loro negozi, dove si è svolta la manifestazione principale. Anche nel sud-ovest della Francia ci sono stati degli scontri: è successo a Bordeaux e a Tolosa, dove diverse migliaia di persone sono state allontanate dal centro della città con il gas lacrimogeno e hanno eretto e incendiato delle barricate.
Secondo il Comune di Parigi la manifestazione di ieri ha causato maggiori danni materiali rispetto a quella del sabato precedente. Emmanuel Grégoire, il vicesindaco, ha detto: «La zona in cui si sono verificati incidenti è molto più grande. (…) Dato che c’erano meno barricate, c’è stata più dispersione e quindi molti più luoghi sono stati coinvolti negli atti violenti». Le vetrine di molti negozi sono state infrante, molte automobili sono state bruciate. I principali centri di interesse turistico della città, dai musei ai parchi, sono rimasti chiusi per evitare danni.
Macron non ha fatto nessun intervento pubblico dal primo dicembre, anche se ieri sera ha scritto su Twitter un messaggio di sostegno alle forze dell’ordine. In tutta la Francia 89mila agenti erano impegnati per garantire la sicurezza durante le manifestazioni, di cui ottomila solo a Parigi. Per tutta la giornata Macron è rimasto all’interno dell’Eliseo, il palazzo presidenziale, che i manifestanti avrebbero voluto raggiungere ma che è stato protetto dalla polizia.