Il video dell’arresto collettivo di più di 100 studenti francesi
Lì se ne parla molto: è stato girato durante una manifestazione studentesca contro la riforma dell'istruzione
Da ieri in Francia si parla molto di un video che mostra l’arresto collettivo di decine di studenti delle scuole superiori a Mantes-la-Jolie, nel dipartimento settentrionale degli Yvelines. Le immagini mostrano gli studenti in fila, in ginocchio, con la testa bassa e le mani sulla testa, mentre sono sorvegliati da poliziotti con casco, manganelli e scudi. Il video – che il ministro dell’Educazione Jean-Michel Blanquer ha definito «scioccante» – è stato girato durante una giornata di proteste che giovedì 6 dicembre ha coinvolto centinaia di scuole del paese e alla fine della quale circa 700 studenti sono stati arrestati.
Accanto alle proteste antigovernative dei “gilet gialli”, infatti, in Francia ci sono proteste degli studenti che chiedono al governo di bloccare una serie di riforme della scuola e dell’università (che prevedono, tra le altre cose, un aumento delle tasse, una modifica dell’esame di maturità e del sistema di selezione per l’ingresso all’università). Questi provvedimenti, dicono gli studenti ma anche molti critici del governo, penalizzeranno i meno abbienti e renderanno accessibile lo studio solo a chi ne avrà la possibilità economica.
Le proteste sono iniziate questa settimana. Lunedì sono state bloccate 188 scuole superiori, martedì 200, qualche decina mercoledì e ieri due importanti sindacati studenteschi (il Syndicat général des lycéens, SGL, e la Fédération indépendante et démocratique lycéenne, FIDL) hanno indetto un nuovo giorno di mobilitazione. Ci sono stati diversi scontri con la polizia in tutto il paese e centinaia di studenti sono stati arrestati.
Il video di cui si parla di più nelle ultime ore è stato girato a Mantes-la-Jolie (nel dipartimento dove si trova Versailles, a nord della Francia). Martedì 4 dicembre, durante le proteste studentesche, erano stati bruciati dei bidoni della spazzatura ed erano state lanciate delle pietre contro la polizia, che aveva risposto con i gas lacrimogeni. Il giorno dopo alle nuove mobilitazioni erano presenti circa 300 studenti: sono state costruite e incendiate delle barricate e sono stati lanciati di nuovo dei sassi contro la polizia. Giovedì mattina intorno alle 9 sono stati bruciati bidoni e due auto. Secondo quanto scrive Le Monde, gli studenti volevano bloccare l’ingresso di una scuola che si trova in un vicolo cieco, ma la polizia li stava aspettando: in quella zona è avvenuto l’arresto collettivo e sono stati girati i video. Gli studenti coinvolti sono 153: «Queste immagini sono impressionanti ma nessun ragazzo è stato ferito o maltrattato. E non abbiamo registrato alcuna lamentela», ha detto il prefetto di Yvelines, Jean-Jacques Brot.
La sera le immagini hanno cominciato a circolare e hanno suscitato molte reazioni negative: «Questa non è la Repubblica. La gioventù francese è stata umiliata. Ma cosa cerca il potere se non la rabbia che riceverà in cambio?», si è chiesto l’ex candidato alla presidenza Benoît Hamon su Twitter. Altri politici hanno denunciato una «violenza umiliante» e hanno parlato di una cosa inaccettabile «da un punto di vista umano e democratico». «Come fanno 70 poliziotti a mantenere calmi 150 ragazzi? Dovevano trovare il modo di tenerli tranquilli. Non conosco altri metodi», hanno però replicato dalla prefettura. Alla fine della giornata, 190 studenti sono stati fermati in tutto il dipartimento, 153 di loro a Mantes-la-Jolie. Il più giovane ha 12 anni, il più grande ne ha 20. Circa 80 studenti, minori di 16 anni, sono stati rilasciati subito, per gli altri è stata prolungata la detenzione preventiva, per atti di violenza e ribellione.
Negli ultimi giorni, le proteste studentesche si sono svolte in tutto il paese: a Parigi, Versailles, Tolosa, Lille, Rouen e in molte altre città ancora. Gli studenti hanno chiesto il ritiro della riforma dell’istruzione e anche le dimissioni di Macron. Giovedì, alla fine della giornata, il ministero della Pubblica Istruzione ha segnalato che erano state coinvolte circa 300 scuole e che più di 700 studenti erano stati arrestati dalla polizia. A Parigi, sempre ieri, si è svolta una manifestazione a cui erano presenti circa 5 mila persone e alla quale si sono uniti anche gli studenti per chiedere di bloccare l’aumento delle tasse di iscrizione all’università per gli studenti non residenti in un paese dell’Unione Europea.