Dite ciao a questa nuova grande salamandra

Dopo anni di ricerche nelle pozze d'acqua di mezza Florida, è stata infine osservata e descritta la Siren reticulata: una sorta di anguilla leopardata

(PLOS One)
(PLOS One)

Una nuova specie di salamandra è stata di recente scoperta in Florida, dopo anni di ricerche e appostamenti per osservarla in natura. È stata chiamata Siren reticulata per le numerose macchie scure sulla sua pelle, che ricordano quelle della pelliccia maculata dei leopardi. Oltre ad avere dei fronzoli molto distintivi ai fianchi del capo, questa salamandra è piuttosto grande, con gli esemplari adulti che arrivano a essere lunghi più di mezzo metro. La nuova specie è infatti una delle più grandi a essere state scoperte e descritte negli Stati Uniti nel corso degli ultimi cento anni.

Da decenni in Florida e parte dell’Alabama circolavano racconti, leggende e segnalazioni su uno strano animale con la pelle come un leopardo e la forma simile a quella di un’anguilla. Nonostante alcuni avvistamenti, era però sempre stato impossibile osservarne un numero sufficiente di esemplari in natura per capire se si trattasse o meno di una nuova specie. Le cose cambiarono quando David Steen, ecologo presso il Georgia Sea Turtle Center, e Sean Graham, zoologo presso la Sul Ross State University (Texas), si misero in testa di risolvere il mistero perlustrando centinaia di pozze e piccoli corsi d’acqua in Florida.

Fu Steen a catturare la prima Siren reticulata nel 2009, nei pressi dell’Eglin Air Force Base in Florida. Per la prima volta, la salamandra veniva analizzata da un ricercatore e non da un osservatore occasionale, anche se qualche esemplare era stato conservato in qualche museo negli anni Settanta senza sapere se si trattasse o meno di una nuova specie.

All’epoca erano note solamente quattro diverse specie appartenenti alla famiglia delle sirene (Sirenidae, un particolare tipo di animali con caratteristiche simili a quelle delle comuni salamandre e delle anguille). Senza fondi né un progetto di ricerca vero e proprio, per Steen e Graham la ricerca della nuova specie era soprattutto un hobby, se non un’ossessione.

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Come altre sirene, anche la Siren reticulata è completamente acquatica. Nel corso di milioni di anni di evoluzione, questi animali hanno perso gli arti posteriori, mantenendo solo quelli anteriori con i quali si aiutano a muoversi in acqua. I fronzoli che hanno intorno al capo servono per assorbire l’ossigeno dall’acqua. Queste salamandre non hanno le palpebre e nemmeno denti veri e propri, sostituti da una sorta di becco.

Per ora i ricercatori non sanno molto altro sugli esemplari di Siren reticulata. Hanno naturalmente scoperto che prediligono le acque torbide, cercando invano qualche esemplare per anni prima di imbattersi in uno di loro. Si pensa che, come altre sirene, si nutrano perlopiù di insetti e molluschi. La pelle maculata potrebbe servire per mimetizzarsi meglio sui fondali fangosi, ma per ora è solo un’ipotesi.

Steen e Graham hanno pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One uno studio preliminare degli esemplari di Siren reticulata che hanno raccolto in questi anni. Ipotizzano che ci possano essere altre specie appartenenti a questa famiglia da scoprire, finora passate inosservate.