La CDU decide chi sostituirà Angela Merkel
I candidati sono tre, ma la sfida se la giocano principalmente in due: una candidata "della continuità" e un candidato più conservatore e "anti Merkel"
Il 7 e l’8 dicembre l’Unione dei cristiani democratici (CDU), il partito tedesco di cui è leader la cancelliera della Germania Angela Merkel, sceglierà chi succederà alla stessa Merkel, che ha annunciato qualche settimana fa di non volersi ricandidare per l’incarico. Ad Amburgo, i 1001 delegati del partito decideranno chi prenderà il posto di Merkel dopo 18 anni e quindi chi – se la CDU continuerà a essere il primo partito in Germania – molto probabilmente le succederà nel 2021 alla cancelleria, quando ci saranno le prossime elezioni federali in Germania.
I contendenti per la presidenza del partito sono tre: Annegret Kramp-Karrenbauer, l’attuale segretaria generale della CDU, che ha 56 anni ed è stata soprannominata dai giornali “la piccola Merkel” per la sua vicinanza con la cancelliera; Friedrich Merz, 62 anni, che rappresenta l’ala più conservatrice del partito ed è ritornato in politica dopo quasi dieci anni in cui aveva fatto il consulente finanziario; Jens Spahn, 38 anni, cattolico, gay, liberale e attuale ministro della Salute. I tre hanno appena concluso un tour di comizi elettorali in giro per la Germania dove si sono tenute otto diverse conferenze regionali del partito.
La sfida si gioca soprattutto tra i primi due, mentre Spahn è dato molto indietro nei sondaggi: secondo Welt solo il 2 per cento dei sostenitori della CDU lo vorrebbe come nuovo presidente, mentre il 48 per cento vorrebbe Kramp-Karrenbauer e il 35 per cento vorrebbe Merz. I voti di Spahn potrebbero però diventare fondamentali in caso di ballottaggio per decidere chi verrà eletto. Di recente alcuni importanti rappresentanti della CDU hanno espresso il loro sostegno per Merz o Kramp-Karrenbauer: il presidente del Bundestag Wolfgang Schäuble ha definito Merz la scelta migliore per il paese. L’ex ministro al Lavoro e degli Affari Sociali Norbert Blüm ha parlato invece a favore di Kramp-Karrenbauer.
Secondo Politico il voto sarà più che altro un referendum sull’eredità di Angela Merkel, che fu eletta cancelliera per la prima volta nel 2005 e che guida il partito dal 2000: Kramp-Karrenbauer è vista come una scelta in continuità con gli ultimi anni e quella più sicura in vista delle elezioni europee di maggio, mentre Merz, che si era ritirato dalla vita politica nel 2009, si è presentato fin da subito come “l’anti Merkel”, avvicinandosi all’ala più conservatrice del partito, che è rimasta scontenta di come la Germania ha gestito la crisi migratoria iniziata nel 2015 e che vorrebbe mettere fine alle politiche di compromesso e alle grandi coalizioni guidate da Merkel (al momento, infatti, la CDU è al governo sostenuta dalla CSU – il partito bavarese affiliato della CDU – e dai socialisti del SPD).
Merkel non si è sbilanciata a favore di nessun candidato, anche se secondo molti le sue simpatie vanno a Kramp-Karrenbauer, che aveva designato come sua potenziale erede quando la nominò segretaria generale del partito lo scorso febbraio. Dopo le elezioni in Baviera e in Assia in ottobre, che non sono andate troppo bene per la CDU, Merkel ha deciso di non ricandidarsi come cancelliera una volta finito il suo mandato, nel 2021, e anche di non ricandidarsi alla guida del partito: ha detto più volte che è disponibile a lavorare con tutti e che accetterà qualsiasi scelta del partito.
Oltre alla vicinanza politica di Merkel, Kramp-Karrenbauer può contare anche sul fatto di essere stata presidente del Saarland per sette anni – dove ha guidato una coalizione con i Verdi e il partito liberale – prima di essere chiamata a Berlino: molti dei delegati della CDU che voteranno ad Amburgo sono politici di carriera, sindaci e consiglieri e potrebbero tenere in conto il percorso dal basso di Kramp-Karrenbauer.