Nella scuola di Codroipo non sono stati “vietati i bambolotti neri”
Il Consiglio comunale ha eliminato dal regolamento dell'asilo nido l'obbligo di avere giocattoli che facessero riferimento alle "culture di provenienza" dei bambini
Negli ultimi giorni diversi giornali hanno parlato del divieto che il comune di Codroipo, in provincia di Udine, avrebbe imposto all’asilo nido comunale sull’uso di giocattoli, strumenti musicali e altri prodotti che facciano riferimento a “diverse culture”. Questo “divieto” era stato da molti riassunto come una proibizione all’uso di bambolotti di pelle scura.
Come hanno scoperto diversi giornalisti, tra cui il factchecker David Puente, in realtà le cose sono andate diversamente: il comune infatti non ha vietato nulla in maniera esplicita. Quello che ha fatto è stato modificare il nuovo regolamento dell’asilo nido eliminando l’ipotesi di utilizzare giocattoli e strumenti didattici provenienti da altre culture. La decisione di inserire questo obbligo era stata presa dai tecnici comunali per venire incontro alle esigenze dei numerosi figli di genitori stranieri, inserendo nel regolamento un articolo che rendesse obbligatoria «la presenza di materiali ludico-didattici che fanno riferimento alle diverse culture» nell’asilo nido.
Quando è arrivato il momento di approvare il nuovo regolamento, i capigruppo delle forze di maggioranza nel Consiglio comunale, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e una lista civica di centrodestra, hanno presentato un emendamento per eliminare ogni riferimento alle diverse culture. L’obbligo di avere nell’asilo giocattoli e altri strumenti educativi che facciano riferimento alle diverse culture di provenienza degli alunni è stato così eliminato, ma il comune non ha vietato il loro uso, limitandosi a mantenere le stesse condizioni di quasi tutti i comuni italiani.