Brexit può essere revocata unilateralmente dal Regno Unito, dice l’avvocato generale della Corte di giustizia UE

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea a Lussemburgo. (JOHN THYS/AFP/Getty Images)
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea a Lussemburgo. (JOHN THYS/AFP/Getty Images)

L’avvocato generale della Corte di giustizia dell’Unione Europea Campos Sánchez-Bordona ha detto che l’articolo 50 del Trattato di Lisbona (TUE) – quello che permette l’uscita di uno stato membro dalla UE e che è stato invocato per Brexit– può essere revocato unilateralmente da chi l’ha invocato senza il voto favorevole degli altri stati membri. Questa conclusione è contenuta in un parere ufficiale pubblicato oggi, che probabilmente verrà confermato dai giudici della Corte (non ci sono automatismi, ma spesso la Corte segue il parere dell’avvocato generale).

Secondo Campos Sánchez-Bordona, che è uno dei più importanti consiglieri della corte di giustizia, l’articolo 50 del TUE consente di revocare unilateralmente la decisione di lasciare l’Unione Europea fino a quando l’accordo di ritiro non viene concluso formalmente, a condizione che la revoca sia stata decisa in conformità con i requisiti costituzionali dello Stato membro e sia formalmente notificata al Consiglio europeo.

Il parere di Sánchez-Bordona arriva a pochi giorni dal voto cruciale al Parlamento britannico per la ratifica dell’accordo su Brexit trovato tra il governo di Theresa May e l’Unione Europa. A portare il caso davanti alla Corte UE erano stati un gruppo di politici scozzesi e inglesi e un tribunale scozzese che volevano sapere se fosse ancora possibile per il Regno Unito fermare Brexit prima che entrasse in atto. È comunque improbabile che il governo della prima ministra May decida di revocare Brexit, ma per i politici scozzesi che hanno portato il caso davanti alla Corte UE era «vitale» che il parlamento britannico fosse «completamente informato delle opzioni» prima di votare a favore o meno di Brexit il prossimo 11 dicembre.