Hong Kong ha respinto un candidato alle elezioni accusandolo di sostenere “implicitamente” l’indipendenza dalla Cina
Le autorità di Hong Kong hanno vietato al parlamentare Eddie Chu di candidarsi alle elezioni locali della cittadina di Yuen Long, accusandolo di sostenere “implicitamente” l’indipendenza di Hong Kong dalla Cina. Chu, che è un ex giornalista, aveva cercato inutilmente di convincere l’ufficiale che lo aveva escluso ricordandogli che era già stato eletto al Consiglio legislativo ma la decisione è stata confermata anche dal governatore di Hong Kong; Chu è il decimo candidato escluso alle elezioni dal 2016 per ragioni legate alla fedeltà alla Cina, e il primo a un’elezione locale. In passato Chu aveva sostenuto l’indipendenza della città, aveva dichiarato di aver cambiato idea ma ribadito il diritto dei cittadini di rivendicarla; ora ha detto che sta valutando un ricorso in tribunale. Nel frattempo, dopo essere stati vagliati, i candidati verranno comunicati ufficialmente il 6 dicembre; le elezioni si terranno il 6 gennaio.
Hong Kong è tornata a far parte della Cina nel 1997 dopo 156 anni di dominio coloniale britannico. La Cina aveva promesso di applicare il principio “One country, two system”, “Un paese, due sistemi”, e mantenere il sistema capitalistico della regione e le sue libertà democratiche, ma negli ultimi tempi le ingerenze del governo di Pechino sono diventate sempre più pesanti facendo nascere nel 2014 un grosso movimento di protesta e richiesta di garanzie democratiche.