L’Egitto ha rifiutato la richiesta dei pm italiani di iscrivere sette persone nella lista degli indagati per l’omicidio di Giulio Regeni
L’Egitto ha rifiutato la richiesta dei procuratori italiani di iscrivere sette persone nella lista degli indagati per l’omicidio di Giulio Regeni, secondo una fonte giudiziaria riportata dall’agenzia di stampa egiziana Mena. La richiesta era stata fatta dai pm italiani che stanno indagando sul caso Regeni dopo un incontro – inconcludente – con gli omologhi egiziani, ed era stata decisa in risposta all’assenza di progressi e alla scarsa collaborazione delle autorità egiziane.
In Egitto non esiste un equivalente del registro degli indagati – che in realtà non esiste propriamente nemmeno in Italia, visto che è in realtà un “registro generale delle notizie di reato” – e per questo una richiesta analoga era già stata respinta nel dicembre del 2017. Ma in ogni caso secondo i magistrati egiziani, dice Mena, «non ci sono abbastanza prove per indagare le persone indicate». L’Egitto ha poi chiesto ai pm italiani di indagare sul perché Regeni fosse entrato nel paese con un visto turistico, e non con un visto da studente.